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Luglio tempo di Porcini Neri, Boletus Aereus
Grazie ai recenti Cambiamenti Climatici, il mese di Luglio sta diventando sempre più il mese dei Porcini Neri al Nord Italia. Scopri perché e dove andare a cercarli in Italia
LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI, BOLETUS AEREUS
INDICE
- 1 LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI, BOLETUS AEREUS
- 1.1 I CAMBIAMENTI CLIMATICI MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEI FUNGHI
- 1.2 LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI GRAZIE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
- 1.3 CAMBIA IL CLIMA, CAMBIANO LE ZONE DI FRUTTIFICAZIONE
- 1.4 LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI, Sì MA DOVE?
- 1.5 COME FARE PER SAPERE DOVE E QUANDO E’ PIOVUTO IN ITALIA?
- 1.6 FOTOGALLERY
- 1.7 Condividi:
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I CAMBIAMENTI CLIMATICI MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEI FUNGHI
LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI – Quando sentiamo parlare di Cambiamenti Climatici siamo portati a sottovalutare il fenomeno, o quanto meno a convincerci che si tratti di una esagerazione mediatica, volta a creare inutile allarmismo.
A confutare le nostre convinzioni, spesso ci si mettono politici o scienziati, vicini alle grandi lobbies di potere (Donald J. Trump, ex Presidente degli Stati Uniti d’America, è stato un forte assertore del complottismo ambientale, che nega di fatto l’evidenza del Riscaldamento Globale del Pianeta a favore del ripristino dell’utilizzo dei combustibili fossili, petrolio e persino dell’obsoleto carbone → leggi questo articolo sul Corriere della Sera), che devono necessariamente difendere l’indifendibile, ovvero il consumismo sfrenato, a danno della natura e del pianeta in cui viviamo, e poco importa se per stra-produrre e stra-consumare a farne le spese saranno la flora e la fauna, con centinaia di specie in continua estinzione.
Finché l’estinzione di massa non toccherà anche la specie umana, tenderemo a nascondere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, e a convincerci che si tratti di semplici elucubrazioni mentali da parte di ambientalisti esaltati.
Ma ci sono alcuni segnali che dovrebbero farci ben riflettere, soprattutto chi, come noi, frequenta costantemente i boschi, ama la natura ed in particolar modo, che vive molte delle proprie giornate all’interno del Regno dei fungi.
La distribuzione dei funghi sul nostro Pianeta va infatti di pari passo con i nuovi regimi climatici, innescati da un’atmosfera terrestre sempre più calda, a causa dell’aumento dei cosiddetti gas serra che, dall’interno dell’atmosfera stessa, intrappolano maggiormente il calore del sole facendolo ristagnare uniformemente, provocando un progressivo rapido Riscaldameno Globale del Pianeta.
Fumi di scarico dei mezzi di trasporto, dei bruciatori necessari a scaldare le nostre case, a produrre energia o alimentare le industrie, di fatto immettono costantemente in atmosfera polveri sottili e gas che schermano il freddo dello spazio interstellare, impedendogli di raffreddare gli strati bassi dell’atmosfera, proprio quelli in cui è presente la vita umana, e si registrano sempre più frequentemente, temperature massime prossime o persino superiori ai +40°C.
LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI GRAZIE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
I Porcini Neri (Boletus aereus) a luglio, in alcune zone d’Italia si sono sempre trovati, non al Nord però dove, fino agli anni ’80, questa varietà di Porcini la si conosceva solamente perché, ben descritta e presente sui libri di testo dove, si leggeva pure che «questa varietà è assente a Nord dell’Appennino».
Dal 1982, anno dell’inizio ufficiale dell’attuale Riscaldamento Globale del Pianeta, i Porcini Neri si sono iniziati a trovare progressivamente più a Nord, dapprima sui colli Emiliani, nell’Oltrepò Pavese, Monferrato, Langhe, Roero e Colli Euganei, poi anche in Pianura Padana ed infine su tutte le fasce collinari pedemontane.
Oggi i Porcini Neri, stanno addirittura diventano più frequenti e comuni al Nord rispetto al nostro Sud Italia, quest’ultimo sempre più avvolto da cappe di caldo torrido che di fatto impedisce la fruttificazione di qualsiasi fungo.
CAMBIA IL CLIMA, CAMBIANO LE ZONE DI FRUTTIFICAZIONE
Il Porcino Nero (→ se ancora non lo conosci a sufficienza, consulta l’apposita scheda dedicata al Boletus aereus o Bronzino) devi sapere che ama fruttificare su suoli necessariamente caldi e questo dovrebbe di fatto favorire le regioni Mediterranee del nostro Centro-Sud.
Tuttavia, è un dato di fatto, il Bronzino ama perdutamente l’acqua, non certo quella ristagnante, ma sicuramente quella da cui poter attingere forza ed energia per dar luogo alle note ‘buttate‘ a famiglie o gruppetti.
Dal momento che le cosiddette ‘bolle calde africane‘ (Anticicloni roventi che si originano sul Nord Africa e si estendono sempre più frequentemente tra Mediterraneo e Centro Europa), sono sempre più presenti sull’Italia, ecco che questi Porcini amanti del caldo e dell’umido, iniziano a fruttificare solamente là dove il caldo, sia pure assai intenso, è intervallato da più rovesci temporaleschi, che di fatto apportano un temporaneo shock termico, non necessariamente consistente, ma sufficiente a far bagnare il suolo per diverse ore, con temporaneo passaggio del suolo da temperature superiori ai +40°C o addirittura sopra ai +50°C ai più consoni +30°C o persino +20°C.
Di solito nel mese di Luglio i Porcini Aereus iniziano quindi a fruttificare là dove il suolo è stato ben riscaldato dai raggi solari su cui sono sopraggiunti buoni rovesci di pioggia.
LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI, Sì MA DOVE?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda che molti lettori mi propongono con insistenza, soprattutto quando su Instagram, su Facebook o altri Social, o sulla nostra Chat Telegram, vedono postate foto di Porcini Neri da suscitare invidia.
► Come detto, i Porcini Neri, oggi li puoi trovare ovunque, purché siano presenti gli alberi giusti.
Questi possono essere le Querce, di vario tipo, ad eccezione però delle Roverelle che tenderanno ad entrare in produzione solo ad autunno inoltrato, quando farà meno caldo e pioverà assai più spesso, i Castagni in boschi termofili, Corbezzoli, Ornielli, la Macchia Mediterranea ed ovviamente il Bosco Mediterraneo, comunque esso sia composto, ed infine il Faggio, ma questo solo se presente in ambienti molto caldi-spiccatamente termofili del Centro-Sud a quote non troppo elevate, ovviamente non cercarli nei boschi di Faggio del Nord Italia perché i Porcini Neri non si sono ancora spinti così in alto, forse, di questo passo, in un domani non troppo lontano, ci arriveranno.
I Porcini Neri al nostro Sud, o lungo i litorali tirrenici, possono colonizzare persino le Conifere, in particolar modo il Pino Marittimo ed il Pino Loricato, tipico del Pollino e della Sila e altri boschi della Calabria.
Per innescare una ‘buttata’ di Porcini Neri, occorrono sempre piogge adeguate
Queste dovrebbero essere per lo meno superiori ai 20 mm, ma sono sufficienti anche 10 millimetri se caduti con particolare violenza, per esempio nel breve lasso di tempo di 10/15 minuti.
Una pioggia superiore ai 30 millimetri garantisce una migliore bagnatura del bosco ma, spesso, se riversata al suolo da un forte rovescio, potrebbe riversare acqua che invece di penetrare nel terreno, dilava a valle rapidamente, creando rivoli d’acqua, ruscelletti che strappano al suolo foglie, lettiera, humus e terreno, creando pure danni all’ecosistema boschivo.
In questo caso, questi rivoli d’acqua, strappano dal terreno anche le spore dei funghi che verranno depositate dove l’acqua si ferma, dove crea temporanee dighette, dove queste pozze d’acqua ristagnano almeno per alcune decine di minuti, oppure al di sotto di strade agricole, taglia-fuoco, sui bordi di strade inter-poderali al piano, comunque dove l’acqua ha bagnato maggiormente con eventuale deposito di spore prelevate altrove.
Il discorso cambia per i boschi caldi del piano dove, ovviamente l’acqua piovana non riesce a creare rivoli e ruscelletti se non c’è pendenza.
Qua allora la pioggia si depositerà maggiormente e meglio vicino a rami, radici affioranti o qualunque altro ostacolo che possa formare pozze d’acqua.
La Macchia Mediterranea ha il vantaggio di intrappolare l’acqua all’interno di un ecosistema vegetale complesso e ben strutturato, con vegetali e/o chiome presenti sia sull’humus che entro i primi 3 metri dal suolo.
Là dove le chiome sono più fitte, l’acqua piovana può dare una buona bagnatura, non solo durante l’evento temporalesco, ma anche nelle ore successive se l’evaporazione riesce a ristagnare sotto alle chiome stesse.
► CONSIGLIO FURBO → Nei boschi un ottimo misuratore d’umidità è il Ciclamano. Questo riesce a vegetare solo dove c’è umidità sufficiente anche nel pieno di una vampata di calore africano. Sfrutta dunque al meglio questo indicatore, per farti guidare egregiamente alla ricerca dei Porcini Neri.
COME FARE PER SAPERE DOVE E QUANDO E’ PIOVUTO IN ITALIA?
Nulla di più semplice, da quando funghimagazine ti mette a disposizione in homepage le mappe della pioggia caduta in Italia.
Per iniziare, scorrendo la pagina, trovi la sezione METEO FUNGHI in cui trovi le immagini cromatiche dal Satellite Meteorologico, quindi la Carta Sinottica su cui trovi rappresentato con simboli grafici il tempo in atto; con colorazioni che vanno dal rosso al verde-blu la mappa dei Geopontenziali che, sbrigativamente, rappresenta le temperature delle bolle d’aria d’alta quota; l’Italia vista dal Satellite, attraverso questa bella immagine puoi seguire lo spostamento delle nubi sulla nostra penisola; Il Radar Settepani, attraverso il quale puoi seguire la formazione e lo spostamento di piogge-temporali-grandinate sul Nord Italia → come spiegato già in altri articoli, purtroppo il resto d’Italia non è coperto da servizi gratuiti; la mappa dei FULMINI in tempo reale in Italia, ma soprattutto la Mappa della Pioggia caduta nelle ultime 24 ore in Italia, con i link per accedere agli archivi della pioggia del mese in corso e dei mesi precedenti; infine la mappa della pioggia prevista in Italia in giornata.
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FOTOGALLERY
Di seguito alcune immagini di Porcini Neri, LUGLIO TEMPO DI PORCINI NERI O BRONZINI-AEREUS, raccolti in varie zone, dal piano ai colli del Piemonte, dal sottoscritto, durante la prima settimana di Luglio 2021: