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Buone nascite di funghi Porcini, vediamo dove. Le piogge caduta in Italia
Buone nascite di funghi Porcini – 11/12 Agosto 2019 tornano i nubifragi al Nord. In alcune località violenti temporali devastano con pioggia monsonica, vento e grandine, in altre accumuli di pioggia importanti. Le piogge bloccano le nascite di funghi Porcini?
BUONE NASCITE DI FUNGHI PORCINI AL NORD
Non ovunque, questa è purtroppo la costante degli ultimi anni, caratterizzati spesso da piogge a macchia di leopardo, localmente abbondanti, ma in località vicine, deboli o del tutto assenti.
Per chi ci crede, nella notte tra mercoledì e giovedì di Ferragosto c’è stata la luna piena, che ha coinciso con i classici 10/12 giorni dopo le piogge di inizio Agosto ma, va ricordato che tra il 7 e l’8 di Agosto una forte Perturbazione ha dispensato altrettanti temporali e nubifragi.
La concomitanza tra le piogge abbondanti e le luna piena ha generato smania in molti cercatori di funghi che, si sono precipitati nei boschi, complice anche il periodo di ferie estive.
Brutta cosa questa per certi versi, poiché sul web si sono potute vedere cose che non dovrebbero mai vedersi
Cesti pieni di funghi microscopici. La rovina dei boschi.
INDICE
- 0.1 VEDIAMO QUINDI DOVE LE PIOGGE DI AGOSTO HANNO DATO VITA A BUONE NASCITE DI FUNGHI
- 1 STANNO NASCENDO. DOVE NASCONO I FUNGHI PORCINI
- 2 VEDIAMO DOV’E’ PIOVUTO IN ITALIA NEL CORSO DELL’ULTIMA SETTIMANA
- 2.1 DOMENICA 11 AGOSTO 2019
- 2.2 LUNEDì 12 AGOSTO 2019
- 2.3 MARTEDì 13 LUGLIO 2019
- 2.4 MERCOLEDì 14 AGOSTO
- 2.5 GIOVEDì 15 AGOSTO 2019
- 2.6 VENERDì 16 AGOSTO 2019
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C’è chi è convinto che raccogliere funghi immaturi e troppo piccoli non debba generare alcun danno ai boschi, ma invece non è così. Ne parlo meglio tra poco.
Dicevo che in molti hanno gioito nel veder piovere sui boschi già bagnati dalle piogge pregresse, qualcuno ha esultato quando tra l’11 ed il 12 è ripreso a piovere abbondantemente ma, va detto che non sempre è bene che piova a buttata già iniziata.
In alcuni casi infatti, è successo che i pochi funghi Porcini già adulti si siano letteralmente inzuppati d’acqua, in altri è accaduto che la pioggia fredda, seguita da temperature autunnali, abbia improvvisamente bloccato le nascite di funghi soprattutto dei Porcini.
E’ successo già altre volte, e continuerà ad accadere ogni qualvolta si avranno shock termici troppo marcati
Un breve shock termico (ovvero rapido passaggio dal caldo al freddo e/o viceversa) è spesso auspicabile per le nascite dei funghi.
L’arrivo del freddo può indurre i miceli a fruttificare rapidamente, in previsione dell’arrivo del grande gelo che ne impedirà la riproduzione.
I miceli che proliferano su terreni ricchi di humus con carbonio ed azoto, non avrebbero grandi necessità riproduttive, dal momento che sarebbe meglio godere della grande abbondanza di nutrienti in pochi, piuttosto che in tanti.
E’ come dividersi una ghiotta torta a più strati
Se ce la dividiamo in 4 ne mangiamo di più di quanto faremmo se a dividercela siamo in 14!
Ma in natura non accade sempre così, soprattutto nel regno dei fungi.
Una colonia fungina che ha ben colonizzato una porzione di bosco, con miceli ben micorrizzati con i suoi alberi ospitanti, se assai ben nutrita, può produrre moltissime sostanze di scarso del metabolismo.
I FUNGHI ED I CATABOLITI
I cataboliti, sono sostanze di scarto del metabolismo, che vengono rilasciati nel terreno circostante, di fatto ‘intossicando‘ leggermente il terreno stesso.
Per i fungi corrispondono grosso modo all’urina umana.
A questo punto il micelio ha la necessità di doversi spingere oltre il deposito di cataboliti propri o altrui, e lo fa mettendo in atto la strategia riproduttiva.
Attraverso la nascita dei carpofori (i funghi esterni che noi raccogliamo) si producono le spore che possono poi esser disperse dal vento, ben oltre l’area ‘contaminata‘ dai cataboliti stessi.
La formazione di nuovi miceli, distanti dal deposito dei cataboliti, può così consentire alla colonia fungina di allontanarsi dall’aria dove queste sostanze sono più concentrate, ed attendere che le prossime piogge possano ‘lavare‘ il terreno per renderlo nuovamente nutriente.
TERRENO SECCO O TERRENO BAGNATO
Quando invece il terreno rimane troppo a lungo secco e duro, sia gli alberi che i miceli faticano ad estrarre dall’humus i nutrienti necessari alla sopravvivenza di entrambi.
Se prima del ritorno della pioggia, ha fatto troppo caldo, ed il terreno si è surriscaldato troppo, perdendo tutta la sua umidità, occorreranno molti giorni prima che i miceli ritiratisi in profondità, fino a 150 o più centimetri, possano tornare in superficie.
Da qua la caratteristica nascita di funghi, soprattutto Porcini, a ‘buttate‘, ovvero a fasi alterne, spesso in contemporanea e pure spesso con cadenza quindicinale e quindi corrispondente alle fasi lunari (da qua la credenza errata, che la luna inneschi le nascite dei funghi).
I canonici 10/14 giorni dopo la pioggia servono proprio ai miceli per poter tornare a spingersi verso la superficie, a generare nuovi miceli secondari e primari ed incontrandosi, a riprodursi.
La riproduzione però è soggetta alla presenza nell’humus di sufficiente umidità, ma non di acqua liquida che potrebbe far attaccare il micelio dalle muffe killer.
Questa è quindi la ragione per cui si dice che il fungo Porcino voglia ‘il piede asciutto‘
Ovvero, va bene che piova, anche molto, ma perché si registrino buone nascite di funghi Porcini, occorre che il suolo superficiale si sia asciugato sufficientemente e che non vi siano ristagni d’acqua.
Quando piove a buttata già iniziata, è un bel problema per le colonie fungine che, rischiano attacchi da parte delle muffe, ma anche delle lumache.
IL FATICOSO SFORZO RIPRODUTTIVO DEI FUNGHI
Lo sforzo riproduttivo è importante, non solo per le gestanti umane e per gli animali, ma anche per i fungi.
Perché avvenga la riproduzione, occorrono ottime condizioni ambientali.
Occorre ci sia molto nutrimento, ma anche che questo sia disponibile e facilmente assimilabile.
Un terreno ottimamente umido ma non bagnato, consente ai miceli di nutrirsi al meglio, e di poter estrarre nutrimento a sufficienza per dar luogo alla riproduzione.
Viceversa, un terreno troppo asciutto e duro non è favorevole alla riproduzione.
Salvo il caso in cui la colonia fungina è in pericolo di vita, allora, anche con un suolo eccessivamente asciutto la colonia può decidere di dar vita alla ‘riproduzione per stress‘, quale ultima spiaggia prima di seccare e morire.
I FUNGHI E GLI SHOCK TERMICI
Uno shock termico importante può quindi favorire nascite di funghi, perché la colonia fungina capisce che l’arrivo dell’autunno è ormai prossimo, e con esso anche l’inverno, perciò occorre affrettarsi a riprodursi prima che sia troppo tardi.
Se però lo shock è troppo ‘importante‘ allora questo potrebbe bloccare le nascite, perché decadono le condizioni ambientali ottimali per la riproduzione.
Con questo lungo preambolo ho voluto indirettamente rispondere a coloro i quali mi hanno chiesto come mai in alcune zone d’Italia è piovuto, e anche parecchio ma le nascite dei funghi sono tutto sommato ridotte o nulle.
E’ accaduto per esempio in molte zone del Friuli Venezia Giulia, del Veneto montano, in Abruzzo, dov’è piovuto praticamente quasi ogni giorno di Agosto ma di nascite se ne sono viste poche o nulla.
Ok, la pioggia è importante amici, ma ricordiamoci sempre che, perché inizino le riproduzioni, occorre che il terreno non sia zuppo d’acqua, ma semplicemente umido.
Occorre quindi che vi siano almeno, da un minimo di 2 ad almeno 4/5 giorni di sole, prima che possa nascere qualcosa
Un eccesso di piogge può sfavorire la riproduzione anche perché, la pioggia deterge il suolo, annacqua ed elimina i cataboliti, e nutre il micelio che, satollo, non ha più necessità di allontanarsi dalla sua pianta micorrizzata.
Se c’è abbondanza, se non ci sono particolari necessità riproduttive, la colonia fungina prospera e prolifica senza riprodursi.
Pensaci, accade anche tra noi umani
Una famiglia ricca o comunque benestante, di norma non genera molti figli, così da non dover disperdere la propria ricchezza tra molti figli e decine di nipoti ed altri contendenti.
Allo stesso modo, una colonia fungina ricca di nutrienti, come ho già detto con la metafora della torta, non ha necessità di dividere con altri commensali il suo ricco nutrimento.
Come avrai notato leggendo fin qui, i cicli riproduttivi seguono determinati schemi noti e ben precisi che, a volte coincidono con le fasi lunari ma, altre volte no.
Che vi sia luna crescente, primo o ultimo quarto, luna piena, nuova o vecchia che sia, ha ben poca importanza.
E lascia perdere la presunta saggezza di anziani cercatori che insistono dicendo che da che si ricordano le nascite migliori di funghi sono sempre avvenute in base alla luna.
Se vogliamo usare un termine a tutti facilmente comprensibile, parlando come mangiamo, diciamo che trattasi di puro e semplice ‘culo‘, poiché le piogge ed il ciclo riproduttivo quindicinale molto spesso coincidono con le fasi lunari.
Semplice coincidenza.
Quel che conta per le colonie fungine è che sia piovuto al momento giusto e nel quantitativo giusto.
Anche per i fungi perciò vale la regola del ‘trovarsi al posto giusto nel momento giusto‘.
VEDIAMO QUINDI DOVE LE PIOGGE DI AGOSTO HANNO DATO VITA A BUONE NASCITE DI FUNGHI
STANNO NASCENDO.
DOVE NASCONO I FUNGHI PORCINI
Partendo dal Nordovest italiano, ottime nascite di funghi Porcini si registrano a cavallo del Ferragosto, soprattutto in Appennino e nelle Prealpi.
Apice delle nascite tra Cuneese e Passo del Turchino ma non ovunque
LA GIUSTA SOGLIA DI PIOGGIA PER FAR PARTIRE LE NASCITE DI FUNGHI PORCINI
Ottime nascite si stanno registrando, a patto che le piogge pregresse abbiano raggiunto e superato, almeno una volta da inizio mese, i 40 mm giornalieri.
Con meno di 40 millimetri, è difficile che la pioggia sia stata sufficiente per poter re-idratare il terreno, nutrire-dissetare i miceli, alberi, arbusti, erbe, muschi, prima che l’evapo-traspirazione e l’insolazione (caldo-sole-secco-vento) abbiano fatto esaurire la piccola scorta d’acqua.
Ora, anche sull’Appennino Nordoccidentale non è piovuto ovunque ed in maniera omogenea, perciò non stupirti di partire per l’Appennino e scoprire magari che a Calizzano non ci sono nascite di funghi Porcini mentre nelle comunità dell’alto Bormida si sta raccogliendo assai bene.
Come ti ricordo in ogni articolo, è bene seguire i dati della pioggia caduta, attraverso le stazioni meteo locali, ed attraverso questi articoli di aggiornamento.
I RADAR METEOROLOGICI
E’ però altrettanto bene controllare, durante le fasi di maltempo, anche i Radar Meteorologici, affinché sia possibile monitorare in tempo reale dove le celle temporalesche hanno bagnato maggiormente.
Può infatti capitare spesso che un nucleo temporalesco colpisca in pieno un intero comune, ma anche che lo colpisca di striscio, con massimi accumuli di pioggia dove non ci sono stazioni meteo di riferimento, mentre sull’unica presente in zona, abbia piovigginato appena.
PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
In Piemonte oltre al cuneese si registrano nascite di media intensità anche nelle vallate del Torinese che hanno avuto le migliori piogge, anche qua però in molte valli è piovuto assai poco, soprattutto a Sud delle valli di Lanzo, salvo su Torino e dintorni.
E’ piovuto discretamente bene in alcune aree del Monferrato, Langhe e Roero, perciò son già iniziate, o attese a breve, nascite di Porcini estivi Neri Bronzini (B. aereus) e di Ovoli (Amanita cæsarea).
Nascite di Galletti e finalmente anche di Porcini si registrano in alcune vallate della Valle d’Aosta, principalmente a Sud nelle valli del Gran Paradiso e soprattutto ad Est al confine col Piemonte.
Purtroppo la Valle d’Aosta risulta molto spesso ‘saltata‘ dalle Perturbazioni, per via della particolare orografia locale e della disposizione non favorevole dei venti in quota.
Nel Biellese e Valsesia la buttata era iniziata sotto i migliori auspici, si attendevano i primi bei ritrovamenti ma la buttata è stata repentinamente bloccata dall’arrivo delle piogge fredde del’11/12 Agosto e soprattutto dalle fredde temperature notturne a seguire.
CANTON TICINO E LOMBARDIA
Verbano-Cusio-Ossola in pole-position con il Canton Ticino e le Prealpi Lombarde
Da Macugnaga alle Orobie è tutto un fiorire di nascite di funghi Porcini.
Anche qua però non stupirti di partire e tornare a casa con due o tre funghi soltanto, o anche con uno scomodo ‘cappotto’.
Purtroppo le piogge a macchia di leopardo hanno colpito anche in questi settori del Nord.
Soprattutto nella Svizzera meridionale ed alta Lombardia le piogge sono state molto disomogenee, così come in alto Ossola dov’è piovuto molto meno rispetto alla bassa valle e Verbano.
Anzi nel Verbano si sono persino avuti frequenti nubifragi, alcuni anche violenti.
Il Mottarone di Stresa invece, come il Campo dei Fiori, hanno avuto molte piogge, frequenti ed insistenti che hanno di fatto bloccato le nascite non ancora partite.
Le valli della Bergamasca sono in piena buttata ma qua, l’eccesso di cercatori sta compromettendo i ritrovamenti.
FUNGHI TROPPO PICCOLI NEL CESTO
Una cattiva abitudine che molti cercatori di funghi hanno, quella di raccogliere qualunque fungo si scovi sotto aghi o foglie.
La legge italiana VIETA di raccogliere funghi Porcini che non siano ancora maturi, e di diametro inferiore ai 4 centimetri.
Molti non lo sanno o lo ignorano volutamente
Ti cito a tal proposito un passo della Legge regionale n. 16 del 22/3/1999 che disciplina l’attività di raccolta degli epigei spontanei in Toscana.
«È vietata la raccolta di esemplari delle seguenti specie, nel caso in cui la dimensione del cappello sia inferiore a:
- 4 centimetri per il Genere Boletus sezione Edules, ovvero tutti i Porcini.
- 2 centimetri per l’Hygrophorus marzuolus o Fungo Dormiente, e per la Calocybe gambosa o Prugnolo.
- È vietata la raccolta dell’Amanita caesarea o Ovulo buono, quando non sono visibili le lamelle.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a URP Regione Toscana, al numero verde 800-860070
Sito web della Regione Toscana
Queste restrizioni si applicano anche in altre regioni d’Italia.
Se non conosci le normative locali, a titolo precauzionale, è sempre consigliabile evitare di raccogliere funghi immaturi.
Che piaccia o meno, raccogliere funghi Porcini troppo piccoli è una pratica scorretta, anche perché mette a rischio la riproduzione della colonia fungina.
Sono molti i cercatori che si auto-discolpano dicendo:
«se non lo raccoglievo io, lo avrebbe raccolto qualcun’altro».
Errato, se tutti evitiamo di raccogliere funghi troppo piccoli, nessun qualcun’altro li raccoglierebbe, dando così modo ai funghi di produrre almeno un minimo di spore, ed avremmo così nel cesto funghi degni del proprio nome ,e non microscopici puffi.
I FUNGHI VANNO PULITI SUL POSTO
Al di là delle leggi locali, in quasi tutta Italia vige l’obbligo di pulire i funghi sul posto e di non portarli a casa sporchi e con tutta la terra, o parti di micelio ancora attaccati al piede.
Anche in questo caso, sarebbe buona norma e regola pulire sempre i funghi sul posto, così da permettere alle spore di disperdersi nell’aria durante la fase di pulitura.
E’ VIETATO OVUNQUE L’UTILIZZO DI BUSTE DI CARTA, PLASTICA O PRIVE DI RETE ED AERAZIONE
L’utilizzo di apposite reti, o traforati consente la dispersione nell’aria delle spore, facilitando anche la nostra prossima raccolta, dal momento che spargendo le spore, è come se noi stessi durante la raccolta seminassimo funghi.
TRENTINO ALTO ADIGE, AUSTRIA E RESTO DEL TRIVENETO
Ottime le raccolte di funghi Porcini, oltre a Galletti, in Trentino. Molto meno in Alto Adige e Tirolo.
Come per la Valle d’Aosta, anche in Alto Adige e Tirolo sia italiano che austriaco, accade che la barriera alpina, molto spesso, impedisca alle Perturbazioni di bagnare adeguatamente i boschi.
Molte Perturbazioni temporalesche risultano attive al confine con il Bresciano e con il Veneto, ma non con la provincia di Sondrio e l’Austria.
La provincia di Bolzano perciò, tolte alcune aree orientali, risulta di molto più improduttiva rispetto a quella di Trento.
La Stiria e la Carinzia in Austria invece godono di ottime piogge e ritrovamenti localmente anche spettacolari, soprattutto nelle abetaie più piovose.
Come accennato, il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto settentrionale, hanno avuto localmente piogge troppo persistenti, con poche ore di soleggiamento.
In questo caso le nascite di funghi Galletti risultano abbondanti, ma non quelle di funghi Porcini, che risultano sporadici o addirittura assenti.
Veneto sudoccidentale favorito da piogge e caldo ben alternati. Qua si registrano locali ottime nascite di funghi Porcini, oltre a molti altri funghi estivi-autunnali.
ITALIA CENTRALE
Purtroppo devo accorpare le regioni del Centro Italia poiché qua è prevalso il clima poco piovoso, con temporali spesso troppo forti ma di brevissima durata, 5/10/15 minuti e non più di una mezz’oretta.
Brevi sfuriate che non riescono neppure a bagnare il terreno o comunque a penetrare nell’humus.
Senza parlare delle forti raffiche di vento che chiudono il temporale, e che hanno la pessima caratteristica di far crollare immediatamente i tassi di umidità dell’aria innescando immediatamente il processo di evaporazione dell’acqua.
Nascite qua e là si registrano sull’Appennino Tosco-Emiliano-Ligure, ancora funghi Porcini Estatini a bassa quota e già qualche Edulis in quota.
Va male nelle classiche vallate dell’Emilia dove, venti post-temporale hanno sempre danneggiato l’habitat, vanificando i benefici delle brevi sfuriate temporalesche.
In alcune zone d’alto Appennino poi, i venti spesso troppo insistenti, sommati a temperature notturne bassine, hanno impedito la partenza delle nascite.
E’ andata leggermente meglio sui versanti toscani dell’Appennino dove si stanno ancora registrando mediocri nascite dov’è piovuto a sufficienza, mentre nel resto della regione la nascite latitano, salvo nascite qua e là, ma non eccellenti, di Porcini Neri-Bronzini (B. aereus) e di Amanita cæsarea.
ROMAGNA, MARCHE ED APPENNINO UMBRO MARCHIGIANO IN POLE
Qua localmente si registrano ancora buone nascite, sebbene in calo, a causa dell’ultima bolla calda africana di turno.
Il resto del Centro Italia vede nascite sporadiche in aree interne appenniniche e ancor più sporadiche nascite di Aereus ed Ovoli in poche aree dov’è piovuto entro il 5 di Agosto.
Dovrebbe andar meglio nei prossimi 4/5 giorni a patto che entro l’8 di Agosto sia piovuto a sufficienza (almeno 40 mm in due giorni).
SARDEGNA E SUD ITALIA
Sempre fermi al palo la Sardegna ed il Sud Italia dove, dominano imperterrite le bolle calde africane.
L’ultima, in piena azione fino appena prima di Ferragosto, ha dispensato tra Puglia e Calabria-Sicilia temperature persino superiori ai 40°C con aria assai torrida.
Condizioni climatiche queste tutt’altro che ideali per i funghi.
In Sardegna, tolte pochissime conche umide vicino a corsi d’acqua del Gennargentu e poche altre montagne, non si trova nulla o quasi.
Qualche Porcino Estatino sporadico, appunto in queste isolate conche, altrove nulla di fatto così come in molte altre zone del secco Sud Italia.
Poche nascite in Appennino Meridionale, in zone interne di Campania-Molise-Puglia-Basilicata, anche qua in piccole conche montane dove nascono o transitano ruscelli, possono vedere qualche sporadica nascita.
Altrove solo aria secca e terra polverosa, con lettiere spesso croccanti come foglie di spezie messe ad essiccare in un essiccatore elettrico.
Forse dopo il 20 di Agosto qualche pioggia in più potrebbe tornare a bagnare il Sud Italia ma probabilmente non la Sardegna e Sicilia.
Nel corso degli ultimi giorni a cavallo col Ferragosto qualche breve doccia si è avuta anche al Sud ma si è trattato di episodi troppo blandi per poter dare benefici.
VEDIAMO DOV’E’ PIOVUTO IN ITALIA NEL CORSO DELL’ULTIMA SETTIMANA
DOMENICA 11 AGOSTO 2019
Flusso caldo-umido di Libeccio genera una serie di imponenti nuclei temporaleschi sul Piemonte occidentale poi in movimento verso i Laghi e Canton Ticino.
Mentre nel resto d’Italia prevale ancora il gran caldo africano, in ulteriore intensificazione con aria assai torrida, quindi molto secca, al Nord il tempo peggiora rapidamente per l’approssimarsi di un intenso Fronte Freddo.
I primi temporali si verificano dopo le 17/18.
Attorno alle 18 violento nubifragio su Torino con massima intensità su Torino Sud-Mirafiori, Moncalieri, Chieri e colline del Po.
Il nucleo temporalesco con grandinate e forti colpi di vento che creano non pochi danni per tetti scoperchiati ed alberi abbattuti, si porta verso Astigiano occidentale e poi settentrionale e poi migra verso Est lungo il corso del Po investendo quindi Casale Monferrato poi la Lomellina-Pavese Nord per poi dissolversi salendo verso Milano.
Un altro nucleo temporalesco si forma sull’Eporediese-Valle d’Aosta meridionale ed orientale-Biellese montano e migra verso Verbania e Canton Ticino.
Sarà questo groppo temporalesco a generare una supercella temporalesca che avrà il suo apice sul Verbano.
Tra Arona-Stresa e Verbania si genera un ‘dowburst’ incredibile con venti che soffiano oltre i 100 km orari. Pioggia monsonica di sbieco accompagnata anche da grandine ed un cielo nero che spaventa i molti turisti locali.
La parte più settentrionale di questa supercella interessa la zona di Macugnaga-Formazza in alto Ossola con nubifragio accompagnato da super-piogge monsoniche che provocano una grossa frana a San Domenico.
Dopo aver imperversato sull’alto Piemonte i nuclei temporaleschi si portano su alta Lombardia, ma soprattutto sulla Svizzera centro-meridionale.
Nel resto d’Italia, una piccola cella temporalesca si forma nella provincia interna di Imperia ma si dissolve rapidamente.
Nuvole avanzano verso Est interessando marginalmente la Liguria dove arriva la Maccaja, il vento umido dal mare e le prime nubi con afa molto elevata arrivano al Nordest ma senza piogge in questa prima fase.
LE PIOGGE DEL GIORNO 11/8/2019
Questi gli accumuli di pioggia maggiori (oltre i 10 mm) fino alla mezzanotte, dati misti Arpa Piemonte e stazioni meteo private:
- 42,2 Torino Università
- 35,8 Piovà Massaia AT
- 35,0 Torino Giardini Reali
- 31,6 Torino Vallere
- 30,8 Formazza Bruggi VB
- 30,7 Nichelino TO
- 30,6 Bognanco-Pizzanco VB
- 30,2 Premia VB
- 27,8 Marentino TO
- 24,0 Pino Torinese TO
- 23,2 Crodo-VB e Formazza VB
- 22,8 Torino Via della Consolata
- 21,0 Bognanco-Lago Paione VB
- 20,2 Traversella TO
- 18,6 Cursolo-Orasso VB
- 16,8 Venaria Ceronda TO
- 15,4 Sparone TO
- 15,2 Casale Monferrato AL
- 15,0 Carmagnola TO
- 14,4 Tonengo AL
- 13,8 Antrona Schieranco VB e Buttigliera d’Asti AT
- 13,6 Trasquera VB
- 13,2 Pecetto Torinese TO
- 13,0 Serralunga di Crea TO
- 12,2 Cossogno-Cicogna VB e Pinerolo TO
- 11,6 Candoglia Toce-Mergozzo VB
- 11,4 Colleretto Castelnuovo TO
- 11 Candia Canavese TO
- 10,6 Valprato Soana TO
- 10,4 Cavagnolo TO
LUNEDì 12 AGOSTO 2019
Il tempo peggiora su tutto il Nord Italia per il transito di una vera e propria Perturbazione Nord Atlantica con al seguito una massa d’aria fredda per il periodo, che contrastando con l’aria calda preesistente genera ingenti groppi temporaleschi.
Alcune celle temporalesche transitano tra Piemonte e Lombardia ma alcune di queste si trasformano anche in supercelle con nubifragi al seguito.
Forti temporali intermittenti ma a più riprese si generano qua e là migrando dal Piemonte alla Lombardia coinvolgendo anche il Canton Ticino e la Valle d’Aosta e più marginalmente la Liguria.
Nubifragi interessano soprattutto il Canton Ticino ed ancora il Verbano e Cusio ma piogge molto intense interessano anche Valsesia, Biellese e Varesotto.
Torna a piovere anche nel Cuneese, Roero, Monferrato e Langhe.
Primi temporali anche al Nordest tra Veneto e Trentino.
Questi gli accumuli maggiori del giorno, oltre i 15 mm, (dati misti Arpa Piemonte e stazioni meteo private):
- 129,2 Preonzo CH Canton Ticino
- 86,2 Baceno Alpe Devero VB, Cannobio VB
- 77,8 Lago del Sabbione VB
- 76,0 Cesara VB
- 69,2 Sabbia VC
- 67,2 Valdilana Trivero-Caulera BI, Sambughetto VB
- 66,0 Varzo VB
- 64,8 Varallo Sesia VC
- 63,2 Gozzano NO
- 62,8 Mergozzo Candoglia Toce VB
- 61,8 Trarego-Viggiona Monte Carza VB
- 61,2 Cursolo-Orasso VB
- 59,4 Omegna Lago d’Orta VB
- 58,8 Oropa BI
- 58,0 Trontano Mottac VB
- 56,2 Traversella TO
- 55,8 Pella NO, Lillianes AO
- 55,6 Oropa BI
- 55,2 Formazza Bruggi VB
- 54,8 Boccioleto VC
- 54,4 Trasquera VB
- 54,0 Bielmonte BI
- 51,8 Crodo VB
- 51,2 Fomarco VB
- 51,0 Cossogno-Cicogna VB
- 50,8 Fobello VC, Ronco Canavese Forzo TO
- 48,5 Montecrestese Larecchio VB
- 48,2 Sagliano Micca BI, Premia VB
- 47,6 Formazza VB
- 47,4 Borgosesia VC
- 46,8 Bognanco Lago Paione VB
- 46,2 Druogno VB
- 45,8 Carcoforo VC
- 43,2 Valdilana Alpe Camparient-Mera BI
- 42,0 Stresa Someraro VB
- 41,4 Verbania Unchio-Trobaso VB
- 40,4 Gravellona Toce VB
- 40,2 Stresa Mottarone VB, Vinadio Colle della Lombarda CN
- 39,8 Bognanco Pizzanco VB
- 39,2 Issime AO, Bannio Anzino VB
- 38,8 Domodossola Arpa VB
- 38,0 Rima San Giuseppe VC, Macugnaga Rif. Zamboni VB
- 37,8 Gressoney Sant Jean AO
- 36,2 Toceno Arvogno VB
- 36,0 Rassa VC
- 35,8 Dueville VI
- 35,8 Piovà Massaia AT, Valprato Soana TO
- 35,0 Pontboset AO
- 34,8 Domodossola VB
- 34,5 Laveno Mombello VA
- 34,4 Montanaso Lombardo LO, Locana Bertodasco TO
- 33,6 Antrona Schieranco Alpe Cheggio VB
- 33,2 Verbania Pallanza VB
- 33,0 Cellio VC
- 32,6 Piedicavallo BI
- 32,2 Ameno Monte Mesma NO
- 32,0 Pralormo TO
- 31,8 Brosso Cavallaria TO
- 31 Pila Valsesia VC
- 30,0 Nebbiuno NO
- 29,8 Valdieri CN
- 27,8 Pray Biellese BI
- 27,3 Cortandone AT
- 27,0 Macugnaga VB
- 26,0 Ceva CN
- 25,8 Castell’Alfero AT
- 25,6 Gressoney La Trinitè Lago T. Elsebode AO, Locana Rosone TO
- 25,2 Pettinengo BI, San Damiano d’Asti AT
- 25,1 Settimo Vittono TO
- 25,0 Ceppo Marelli VB
- 24,1 Gorzegno CN
- 23,6 Gressoney La Trinitè Lago T. Gabiet AO
- 23,4 Paroldo CN
- 23,2 Andrate Pinalba TO
- 23,0 Casale Monferrato AL
- 22,4 Corio Piano Audi TO
- 22,2 Asti
- 22,1 San Paolo Solbrito AT
- 21,8 Champdepraz Chevrere AO
- 21,2 Ceva CN
- 21,0 Alagna Valsesia VC, Moncalieri Baducchi TO
- 20,6 Crema CR, Sparone TO, Verolengo TO
- 19,4 Vazo Alpe Veglia VB
- 19,2 Somano CN
- 19,3 Avio TN
- 19,0 Morozzo CN
- 18,8 Carmagnola TO
- 18,6 Poirino TO
- 17,8 Belgirate VB
- 17,6 Colleretto Castelnuovo TO
- 17,2 Tricerro VC
- 17,0 Rozzano MI e Passo delle Fittanze VR, Mango CN
- 16,4 Ribordone TO, Carrù CN
- 16,2 Monastero di Lanzo Chiaves TO, Belvedere Langhe CN, Mombasiglio Mongia CN
- 16,0 Calliano AT, Cavagnolo TO, Soriso NO, Santena TO
- 15,8 Asti Tanaro AT
- 15,6 Ayas Alpe Aventine AO
- 15,4 Groscavallo Forno Alpi Graie TO
- 15,2 Calvenzano BG
Nel resto d’Italia, accumuli irrisori o piogge assenti per persistenza dell’Anticiclone Africano che, in Puglia e nel resto del Sud Italia, porta temperature ben oltre i 40°C
Accumuli di pioggia inferiori ai 15 mm a decrescere, si registano anche nel Vicentino, Valtellina, Milanese, Pavese, Bresciano, provincia di Trento, Verona, Genova, Belluno, Pordenone, Treviso, Modena, Bolzano Como, Imperia, Udine, Savona, Lodi, Siena, Mantova, Pistoia, ma in queste ultime gli accumuli sono stati prossimi al millimetro.
MARTEDì 13 LUGLIO 2019
Il tempo migliora al Nord, avanzano le schiarite e rasserenamenti mentre le piogge si spostano ad Est, esaurendosi nel Centro Italia, mentre al Sud continua ad imperversare il gran caldo torrido Africano.
Gli accumuli maggiori del giorno in Abruzzo.
Questi gli accumuli maggiori del giorno in Italia:
- 26,4 Fara San Martino CH
- 23,1 Canzano TE
- 22,1 Gazzanica BG
- 21,6 Rossano Veneto VI
- 19,8 Altino CH
- 19,1 Enemonzo UD
- 16,4 Gradisca d’Isonzo GO
- 16,2 San Felice sul Panaro MO
- 16,0 Cavagnolo TO, Calliano AT
- 13,8 Tolmezzo UD
- 13,2 Longarone BL
- 12,6 Colico LC
- 12,4 Mirandola MO
- 11,2 Chievolis PN
- 10,9 Ortisei BZ
- 10,7 Montesilvano PE
- 9,7 Monte Grisa TS
Accumuli inferiori ai 10 mm in altre località delle province di Macerata, Ferrara, Trieste, Trento, Vicenza, Ancona, Modena, Pordenone, Sondrio, Genova, Verona, Brescia, Bergamo, Rovigo, Bolzano, Novara, Torino, Ascoli Piceno, Belluno, Monza Brianza, Bologna, Venezia, Teramo, Gorizia, Mantova.
Anche in questo caso le ultime province hanno avuto accumuli inconsistenti e prossimi al millimetro.
La provincia di Bolzano continua ad avere piogge di molto inferiori alla provincia di Trento con accumuli sempre superiori al confine col Veneto ed irrisori tra Tirolo e confine con la Lombardia.
MERCOLEDì 14 AGOSTO
Una debole Perturbazione attraversa il Nord e Centro Italia con piogge sul basso Trentino-Veneto, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia e soprattutto col ritorno di qualche rovescio anche in Calabria ed in provincia di Foggia, anche al confine con la Campania.
Sul Nordovest italiano transita un secondo Fronte molto debole con sole velature o nubi alte innocue.
La coda della Perturbazione che ha portato le piogge al Nordest e tra Aretino-Marche-Umbria, porta quasi esclusivamente nubi innocue al Sud, tranne che sul Molise e confine tra Puglia-Molise-Campania, a causa della forte evaporazione dell’umidità, innescata dall’aria torrida africana preesistente.
Questi gli accumuli di pioggia maggiori del giorno in Italia:
- 37,3 San Giustino PG
- 26,4 Montebelluna TV
- 23,8 Rossano Veneto VI
- 19,4 Enemonzo UD
- 19,0 Anghiari AR
- 18,6 San Leonardo-Forlì FC
- 17,4 San Costanzo PU
- 17,2 Senigallia AN
- 16,6 Montemarciano AN
- 15,9 Capracotta IS
- 15,6 Rovigo RO
- 15,4 Dossobuono VR
- 15,2 Terzolas TN
- 14,2 Cerreto Sannita BN
- 14,8 Tolmezzo UD
- 13,7 Narni Scalo TR
- 13,0 Castelnuovo Vomano TE e Bologna BO
- 12,3 Soverato CZ
- 11,8 Malga Nardis TN
- 11,4 Castel di Sangro AQ
- 11,2 Chievolis PN
- 10,8 Castel d’Azzano VR
- 10,6 Tortoreto Lido TE
- 10,4 Musi UD
Meno di 10 mm, a decrescere, in altre località delle province di Verona, Ancona, Arezzo, Macerata, Belluno, Trieste, Ravenna, Firenze, Rovigo, Treviso, Isernia, Chieti, Frosinone, Venezia, Teramo, Pordenone, Trento, Fermo, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Campobasso, Perugia, Udine, Benevento, Vicenza, Gorizia, Rimini, Bari, Matera, Foggia, Ascoli Piceno, Pistoia, Sondrio, Lecce, La Spezia, Barletta Andria Trani, Taranto.
GIOVEDì 15 AGOSTO 2019
Transita sul Nord Italia una nuova debole Perturbazione, caratterizzata però più da velature e nubi basse al Nordovest e qualche rovescio sul Nordest.
Questi gli accumuli maggiori del giorno in Italia:
- 49,3 Alleghe BL
- 27,2 Fregona TV
- 23,8 Montebelluna TV
- 23,6 Feltre BL
- 22,2 Miola di Pinè TN
- 22,1 Mezzomonte di Sopra TN
- 18,8 Barcis PN
- 18,5 Bedollo TV
- 17,8 Liaris-Ovaro UD
- 17,4 Budola-PN
- 16,2 Passo Feudo TN
- 16,0 Levico Terme TN
- 15,4 Dossobuono VR, Sedico BL
- 14,2 Cerreto Sannita BN
- 12,8 Casier TV
- 12,0 Castion BL
- 11,8 Tomezzo UD
- 11,4 Bologna BO
- 10,6 Gardonè TN
Accumuli inferiori ai 10 mm a decrescere si registrano nelle province di Trento, Treviso, Vicenza, Vibo Valentia, Belluno, Udine, Pordenone, Firenze, Bolzano, Bologna, Perugia, Gorizia, Ancona, Modena, Macerata, Foggia, Livorno, Matera, Forlì Cesena, Teramo, Lecce, Potenza, Isernia, Taranto, Cosenza, Terni, La Spezia.
Anche in questo caso, come ieri, le piogge del Sud Italia sono del tutto irrisorie e prossime al millimetro o poco più.
VENERDì 16 AGOSTO 2019
Anticiclone africano ancora presente sul Sud Italia tra Sicilia e Calabria con estensione fin sulla Sardegna che continua ad avere un clima fortemente siccitoso e di molto più caldo rispetto alla media del periodo.
Nel resto d’Italia dominano correnti oceaniche in quota da Nordovest, caratterizzate però da aria per lo più secca.
Fino alla mattina non si registrano piogge in Italia.
Gli accumuli di pioggia del giorno saranno riportati nel prossimo articolo di aggiornamento delle piogge cadute in Italia
Al fine della ricerca dei funghi, nascite di funghi, non perderti i precedenti articoli in cui trovi gli accumuli di pioggia (dov’è piovuto in Italia) da inizio Luglio 2019:
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Ti ricordo che puoi seguire la previsione di nascite di funghi anche attraverso il nostro Semaforo dei Funghi / Tabella Crescita Funghi:
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