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Lignicolo
É detto lignicolo un fungo che utilizza quale substrato di vegetazione il legno, in ogni sua forma; nutrendosi di legno, questo fungo può anche esser definito lignivoro
Lignicolo
INDICE
- 1 Lignicolo
- 1.1 Funghi lignicoli parassiti e/o saprofiti
- 1.2 Lo strano fenomeno del Geotropismo
- 1.3 ALCUNI TRA I PIU’ COMUNI FUNGHI LIGNICOLI PRESENTI IN ITALIA
- 1.4 Lignicolo Ganodermaceo (Ganodermataceae)
- 1.5 Lignicolo Bondarzewiaceo (Bondarzewiaceae)
- 1.6 Lignicoli della famiglia Hymenochaetaceae
- 1.7 Lignicolo della famiglia delle Fistulinaceae
- 1.8 Lignicolo della famiglia delle Schizophyllaceae
- 1.9 Lignicoli GELATINOSI
- 1.10 Funghi lignicoli misti
- 1.11 Related - Voci correlate
- 1.12 Condividi:
- 1.13 Correlati
Lignicolo (pronuncia lignìcolo), aggettivo composto dalla parola latina lignum [lignum], ligni, sostantivo neutro di II declinazione, il cui significato è legno, legna, più –còlo = ci abito, è riferito a funghi che vegetano esclusivamente su substrato formato da legno.
Questo substrato può esser composto da legno in ogni sua forma, che si tratti direttamente del legno di un albero, o di frammenti d’albero quali: rami, rametti, radici vive o morte, o anche legno lavorato e poi gettato.
Una specie fungina che vegeta sul legno – o su di un substrato composto prevalentemente da legno e suoi componenti che sono: lignina, cellulosa ed emicellulosa – si presume che, oltre ad essere considerata una specie lignicola sia anche lignivora, ovvero che si nutre esclusivamente di legno (→ vedi voce: lignivoro).
Funghi lignicoli parassiti e/o saprofiti
Alcune di queste specie fungine possono vegetare, fruttificare e nutrirsi, direttamente su e di legno vivo (biomassa legnosa viva); in questo caso parleremo di fungo lignicolo e al contempo anche parassita (→ vedi anche voce: parassitismo).
Una specie fungina che invece vegeta, fruttifica e si nutre su e di legno morto (biomassa legnosa morta) è detta saprofita.
Vi sono però alcune specie fungine lignicole che risultano essere meno selettive e più facilmente adattabili al proprio substrato di vegetazione. Specie che possono vegetare, fruttificare e nutrirsi indifferente su e di legno vivo oppure morto; in questo caso parleremo di fungo: saproparassita (saproparassitismo, specie saproparassite).
La differenza sostanziale tra un fungo parassita ed uno saprofita è che, il primo, il parassita, durante il suo ciclo vegetativo attacca e danneggia gli alberi sani; il secondo invece, il saprofita, attraverso il suo intero ciclo vitale, assicura che l’albero morto (o parti di esso) vengano adeguatamente decomposti e trasformati in sostanza organica.
In entrambi i casi (inclusi i funghi corticicoli), il loro micelio vegeta all’interno dell’albero, o del legno in genere, mentre il loro corpo fruttifero (carpoforo) vegeta ed è visibile all’esterno.
Quando siamo in presenza di un fungo che si nutre esclusivamente della corteccia, lo definiremo: corticicolo (corticicola, corticicole).
Alcuni funghi, quali per esempio il Ganoderma lucidum, sono detti saproparassiti e sono in grado di attaccare un albero vivo direttamente dalle radici.
In questo caso, il loro micelio, entrando in contatto diretto con una radice (meglio se ferita), inizia ad espandersi all’interno della pianta dove può provocare anche una progressiva decomposizione del durame, la parte più interna ed anziana della pianta, provocando un’infezione che difficilmente sarà visibile dall’esterno.
Lo strano fenomeno del Geotropismo
Il termine “Geotropismo” fu introdotto da Julius von Sachs (botanico tedesco considerato il padre della fisiologia vegetale) per indicare la tendenza, propria di molte piante, a orientarsi in un dato senso rispetto alla luce, o alla forza di gravità, o a stimoli chimici.
Nel caso dei funghi, il geotropismo si riferisce alla loro capacità (riscontrabile soprattutto nei funghi lignicoli), di orientarsi secondo la forza di gravità, in modo che, la loro posizione favorisca la corretta caduta a terra delle spore.
Se un fungo lignicolo nasce sul tronco di un albero che, ad esempio verrà improvvisamente abbattuto dalla forza del vento, progressivamente e piuttosto rapidamente, il fungo muterà il suo orientamento rispetto al suolo, in modo che la parte fertile, l’imenoforo, risulti sempre perpendicolare rispetto al suolo.
ALCUNI TRA I PIU’ COMUNI FUNGHI LIGNICOLI PRESENTI IN ITALIA
La gran parte dei funghi lignicoli sono parassiti e/o saproparassiti.
I lignivori invece, possono esser sia parassiti che saproparassiti o esclusivamente saprofiti.
In questa scheda non elenchiamo i funghi lignicoli esclusivamente saprofiti perché trattati a parte, ci limitiamo a citare i funghi lignicoli/lignivori che vegetano platealmente su alberi vivi, morti, rami o radici.
I funghi lignicoli più comuni, appartengono alla divisione dei Basidiomiceti (Basidiomycetes) e a loro volta anche all’ordine dei Polipori (Polyporales).
Di seguito alcune tra le famiglie di funghi lignicoli più importanti, con relative specie:
LIGNICOLO
Lignicolo Corticioide (Corticiaceae)
I funghi corticioidi (Corticiaceae) formano basidiomi resupinati (supini, che cadono all’indietro), con imenoforo liscio, corrugato o papillato ma privi di lamelle o tubuli. Di solito sono lignicoli saprofiti ma, alcune specie sono in grado di formare ectomicorrize. Di seguito alcune specie appartenenti alla famiglia delle Corticiaceae:
- Merilius tremellosus, basidioma gelatinoso; su legno degradato;
- Peniphora quercina, basidioma membranoso; su rami o tronchi di Quercia;
- Pulcherricium caeruleum, basidioma membranoso; su legno di latifoglie, rami caduti;
- Serpula lacrymans, basidioma membranoso; su legno lavorato, pavimenti in legno, in luoghi umidi;
- Steccherinum ochraceum, basidioma subcoriaceo; su legno di varie piante;
Lignicolo Stereoide (Stereaceae)
- Chondrostereum purpureum, basidioma più o meno coriaceo, parassita aggressivo; su legno vivo o morto di latifoglie, comune su Querce;
- Hymenochaete cruenta, basidioma coriaceo, sottile; su legno vivo o morto di latifoglie e aghifoglie;
- Plicaturopsis crispa, basidioma peduncolato; spesso su rami caduti di nocciolo;
- Stereum sanguinolentum, basidioma coriaceo; su legno di aghifoglie;
- Stereum hirsutum, basidioma coriaceo; su legno di varie latifoglie;
Lignicolo Poliporo (Polyporaceae)
- Abortiporus biennis, basidioma singolo o sovrapposto ad altri, a ventaglio-imbutiforme; apparentemente terricolo come G. lucidum, ma vegeta su radici interrate;
- Bjerkandera adusta, sessile, a forma di mensola; su legno assai degradato, morto, talvolta su latifoglie viventi, più raramente aghifoglie;
- Cerrena unicolor, sessile, dimidiato, flabelliforme, imbricato; su latifoglie vive o morte, provoca carie bianca;
- Climacocystis borealis, dimidiato-appianato; su tronchi vivi o morti di aghifoglie, soprattutto Abete rosso su cui provoca carie bianca;
- Coriolopsis gallica, sessile, semicircolare, singolo o imbricato; su ceppaie o tronchi di latifoglie, provoca carie bianca;
- Coriolopsis trogii, sessile, semicircolare, singolo o imbricato; su ceppaie o tronchi di latifoglie, provoca carie bianca;
- Daedalea confragosa, sessile, dimidiato, appiattito o lievemente convesso; su tronchi e rami caduti di latifoglie, provoca carie bianca;
- Daedalea quercina, sessile a mensola semicircolare, singolo o a gruppi sovrapposti; su latifoglie, provoca carie bruna;
- Fomes fomentarius, basidioma semi-globoso, anche di grandi dimensioni di colorazione grigiastra; saproparassita, più frequente su legno morto;
- Fomotopsis pinicola, sessile, prima guancialiforme poi ungulato con solchi concentrici; saprofita su aghifoglie, raramente parassita, provoca carie bruna;
- Gloeophyllum abietinum, resupinato o con margine superiore ripiegato a ventaglio; su legno vivo o morto di aghifoglie, provoca carie bruna;
- Gloeophyllum odoratum, margine pileico giallo-arancione; su ceppaie di aghifoglie, odora intensamente di anice;
- Grifola frondosa, massa carnosa suddivisa in molteplici ramificazioni con apici appiattiti petaloidi a ventaglio; parassita di vecchi castagni, provoca carie bianca;
- Hopalopilus rutilans, sessile, dimidiato, mensoliforme; su rami caduti o tronchi di latifoglie morte, provoca carie bianca;
- Heterobasidion annosum, forma variabile, isolato o imbricato, spesso resupinato o a mensola semicircolare; temibile parassita, poi saprofita soprattuto su aghifoglie, provoca carie bianca;
- Laetiporus sulphureus, raramente singolo, forma mensole appiattite sovrapposte giallastre; temibile parassita su latifoglie vive o morte, raro su aghifoglie, provoca carie bruna;
- Lenzites betulinus, dimidiato, sessile a forma di ventaglio, su latifoglie vive o morte, preferibilmente su Betulla, provoca carie bianca;
- Meripilus giganteus, abbastanza simile ad una Grifola frondosa con elementi fogliacei dimidiati e sovrapposti, su ceppi o alla base di latifoglie, frequente su Faggi, anche su radici superficiali; parassita che provoca carie bianca;
- Phaeolus schweinitzii, vagamente somigliante a G. lucidum in forma conica; parassita aghifoglie su cui provoca carie bruna;
- Polyporus badius, dapprima convesso pianeggiante, infine imbutiforme; su latifoglie, provoca carie bianca;
- Piptoporus betulinus, carnoso, sessile con breve stipite laterale; saprofita specifico su legno degradato di Betulla;
- Polyporus alveolaris, da reniforme a circolare, depresso in corrispondenza del gambo; su legno di latifoglie, provoca carie bianca;
- Polyporus arcularius, convesso pianeggiante con lieve depressione centrale; su legno morto di latifoglie;
- Polyporus brumalis, convesso pianeggiante con lieve depressione centrale; su legno di latifoglie, provoca carie bruno scuro;
- Polyporus ciliatus, convesso pianeggiante con lieve depressione centrale; su legno di latifoglie, provoca carie bruno scuro;
- Polyporus melanopus, pileo opaco marroncino e stipite nerastro; su radici interrate;
- Polyporus squamosus, carnoso, semicircolare, reniforme o circolare, parassita legno vivo di latifoglie, preferibilmente Frassino;
- Polyporus umbellatus, insieme di strutture molto ramificate, ognuna con un cappellino arrotondato e centralmente ombelicato; su ceppi o radici di latifoglie;
- Postia caesia, sessile o espanso con superficie bluastra; su legno degradato di aghifoglie, provoca carie bruna;
- Postia ptychogaster, da resupinato a steroide-pileato e sessile; su legno morto di aghifoglie, soprattutto Abete rosso su cui provoca carie bruna;
- Postia styptica, sessile o espanso, completamente bianco; su legno di aghifoglie;
- Ptychogaster fuliginoides, forma cuscinetti inizialmente biancastri-cotonosi, essudanti guttule ocra-rossastre (gocce rossicce), poi ammasso brunastro; su legno morto;
- Pycnoporus cinnabarinus, sessile, dimidiato a mensola piano-convessa rosso vivo o rosso-arancio; saprofita su legno morto di latifoglie o rami caduti di Pruni vari, provoca carie bianca;
- Spongipellis pachyadon, sessile, semicircolare, singolo o imbricato e unito ad altri; su piante vive e/o morte latifoglie, provoca carie bianca;
- Trametes gibbosa, sessile, dimidiato, appianato, spesso con margine ondulato; su legno morto di latifoglie, raro su alberi vivi, provoca carie bianca;
- Trametes pubescens, ha superficie opaca fibrilloso-tomentosa, prima bianco poi giallo-ocra; su legno morto;
- Trametes suaveolens, uguale a T. versicolor ma biancastro, emana gradevole odore di anice;
- Trametes versicolor, dimidiato, flabelliforme, in gruppi ad embrice o sovrapposti a rosetta; su legno morto di latifoglie, raro su aghifoglie, provoca carie bianca;
Lignicolo Ganodermaceo (Ganodermataceae)
- Ganoderma anderson, identico al G. applanatum da cui differisce solo per la misura delle spore, non rilevabile ad occhio nudo;
- Ganoderma applanatum, sessile a forma di larga mensola, superficie opaca non lucida e non laccata; saprofita su alberi caduti o parassita su latifoglie vive, in particolar modo su Querce;
- Ganoderma lucidum → vedi apposita scheda Ganoderma lucidum il Miracoloso Fungo Reishi; su legno vivo o morto in particolar modo su radici;
- Ganoderma valesiacum, sessile con breve stipite laterale, rosso aranciato, superficie pileica crostata che si fessura al sole; su legno morto di Larice;
Lignicolo Bondarzewiaceo (Bondarzewiaceae)
- Bondarzewia montana, carnoso, imbutiforme o a ventaglio, specco concresciut con altri; su ceppaie e radici di aghifoglie;
Lignicoli della famiglia Hymenochaetaceae
- Coltricia cinnamomea, basidioma più carnoso rispetto a C. perennis e superficie tomentosa non zonata; ectomicorrizico con latifoglie e aghifoglie;
- Coltricia perennis, basidioma circolare, da appuntito ad imbutiforme con margine sottile ondulato, dalle tipiche zonature concentriche sul cappello; su legno in decomposto in lettiera, ectomicorrizico con latifoglie e aghifoglie;
- Inonotus hispidus, carnoso, sessile, dimidiato, convesso ungulato o appiattito; parassita su alberi vivi, patogeno di meli e peri;
- Inonotus tamaricis, carnoso, irregolarmente convesso o appiattito; parassita esclusivo di Tamerici (Tamerix gallica) in habitat mediterranei;
- Phellinus pini, sessile, dimidiato, convesso ungulato o appiattito, spesso con pileo coperto ma microscopico muschio verdognolo; parassita su aghifoglie vive;
- Phellinus punctatus, basidioma completamente resupinato, in cui la parte sterile aderisce alla pianta mentre la parte fertile si trova all’aria, su vari strati appiattiti, parte fertile color tabacco; comune su più latifoglie;
- Phellinus torulosus, basidioma carnoso a forma di cono con imenoforo a pori finissimi brono-rossastri, superficie del pileo spesso coperta da microscopico muschio verdognolo; saproparassita tipico dei Lecci, di solito lo si rinviene alla base di questi alberi esclusivi;
Lignicolo della famiglia delle Fistulinaceae
- Fistulina hepatica → vedi apposita scheda Fistulina hepatica o Lingua di bue; parassita di latifoglie, in particolar modo su vecchi castagni;
Lignicolo della famiglia delle Schizophyllaceae
- Schizophyllum commune, basidioma flabelliforme, reniforme o a forma di conchiglia con margine lobato-ondulato, caratteristico per la superficie muschiata-villosa bianca; saprofita su legno morto di molte latifoglie.
Lignicoli GELATINOSI
Ritenuta ormai obsoleta, la classe dei Fragmobasidiomiceti, riunisce funghi caratterizzati da un basidioma elastico-gelatinoso, alcuni dei quali risultano noti al grande pubblico dei cercatori di funghi più informati, altri invece risultano per lo più ignoti anche a loro. Di seguito alcuni tra i più rappresentativi:
Famiglia Auriculariaceae
- Auricularia auricula-judae, fungo non commestibile, comunque apprezzato nelle culture orientali, quale ingrediente gelatinoso per minestre. Basidioma sessile a forma di orecchio, perciò anche detto Orecchia di Giuda; vegeta da saprofita su legno morto di Sambuco, più sporadicamente come parassita di Sambuco e altre specie arboree di ambienti igrofili;
- Auricularia mesenterica, ha forma di mensola simile a un ventaglio grigio-brunastro; su legno degradato di latifoglie;
Famiglia Tremellaceae
- Exidia glandulosa, ammasso cerebriforme gelatinoso spalmato sulla superficie del legno morto di alcune latifoglie; spesso associato a Pleurotus ostreatus – fungo-gelone, tanto da sembrare il suo “fungo spia”;
- Guepinia helvelloides, sin. Tremiscus helvelloides, stipitato, inizialmente imbutiforme, poi spatoliforme; su residui legnosi di latifoglie montane;
- Pseudohydnum gelatinosum, sin. Tremellodon gelatinosum, sessile, brevemente spiralato, a forma di conchiglia biancastra; su legno morto di aghifoglie;
- Tremella foliacea, basidioma costituito da lamine fogliacee lobato-sinuose convergenti in un’unica base; bruno-rossastro; su legno degradato di latifoglie;
- Tremella mesenterica, basidioma irregolare formato da piccole “orecchie” ammassate in una massa più o meno globosa cerebriforme di colore giallo; su legno degradato di latifoglie, in particolar modo su Nocciolo;
Famiglia Dacrymycetaceae
- Calocera viscosa, basidioma coralloide con ramificazioni dicotomiche slanciate, sembra un corallo di colore giallo o giallo-arancio; su legno morto di aghifoglie, soprattutto Abete rosso;
- Simili Calocera furcata e Calocera cornea, stessi colori ma forme leggermente diverse;

Funghi lignicoli misti
Senza dubbio tra i funghi lignicoli più noti, occorre citare due funghi commestibili che suscitano buon interesse tra i cercatori di funghi. Si tratta di due funghi a fruttificazione invernale → vedi articolo: Andar per funghi in Inverno – I funghi invernali.
Il primo è il Fungo Gelone o Pleurotus ostreatus – fungo-gelone – Ottimo commestibile, il secondo è il Fungo dell’Olmo o Flammulina velutipes – Fungo dell’Olmo;
Altri funghi lignicoli minori, a scarsa diffusione o non facilmente notabili nei boschi perché piccini o mimetici sono:
- Androdia serialis
- Ascocoryne sarcoides
- Bulgaria inquinans
- Chlorociboria aeruginascens
- Chondrostereum purpureum
- Exidia nigricans
- Favolaschia calocera
- Favolaschia elastica
- Guepinopsis alpina
- Hypocreopsis lichenoides
- Lycogala epidendrum
- Mycena lazulina (più diverse altre specie di Mycena)
- Mycoacida uda
- Phaeolus schweinitzii
- Pycnoporellus alboluteus
- Resupinatus applicatus
- Scytinostroma portentosum
- Stereum hirsutum
- Tubifera ferruginosa
- Tulasnella violea
Lignicolo – Enciclopedia Funghimagazine
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