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Morchelle o Spugnole: i primi funghi primaverili
Le Morchelle o Spugnole. Sono i primi funghi di stagione. Iniziano a nascere a fine inverno su suoli sabbiosi o in luoghi in cui vi è molta materia organica, lignina o aghi di Pino. Scopri i suoi habitat e tutte le curiosità, in questo articolo
MORCHELLE o SPUGNOLE, i primi funghi primaverili
INDICE
- 1 MORCHELLE o SPUGNOLE, i primi funghi primaverili
- 1.1 NOMI INTERNAZIONALI
- 1.2 NOMI COMUNI ITALIANI
- 1.3 Traduzioni in italiano dei nomi internazionali
- 1.4 TUTTO SULLE MORCHELLE
- 1.5 VEGETAZIONE DELLE MORCHELLE
- 1.6 HABITAT / ECOLOGIA
- 1.7 Le “spie” vegetali delle Morchelle
- 1.8 FIORI ED ERBE ‘SPIE’ DELLE MORCHELLE
- 1.9 FRASSINI IN FIORE, LE MIGLIORI SPIE PER LE SPUGNOLE
- 1.10 MORCHELLE / SPUGNOLE NEL MONDO
- 1.11 DISTRIBUZIONE IN ITALIA
- 1.12 COLTIVARE MORCHELLE / MORCHELLE IN GIARDINO
- 1.13 MORCHELLE IN CUCINA
- 1.14 Condividi:
IL GENERE MORCHELLA
Sinonimi obsoleti:
- Morellus esculentus (L.) Eaton, Man. bot., Edn 2: 324 (1818)
- Morilla conica (Pers.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 271 (1886)
- Morilla esculenta (L.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 271 (1886)
- Morilla tremelloides (Vent.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 272 (1886)
- Morilla villica var. tremelloides (Vent.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 272 (1886)
- Phalloboletus esculentus (L.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 865 (1891)
- Phallus esculentus L., Sp. pl. 2: 1178 (1753)
- Phallus esculentus var. albus Bull., Hist. Champ. Fr. (Paris) 1(2): 274 (1791)
- Phallus esculentus var. cinereus Bull., Hist. Champ. Fr. (Paris) 1(2): 274, pl. 218:A-DG (1791)
- Phallus esculentus var. fuscus Bull., Hist. Champ. Fr. (Paris) 1(2): 274, pl. 218:EFH (1791)
- Phallus esculentus var. rotundus Pers., Comm. Schaeff. Icon. Pict.: 81 (1800)
- Phallus tremelloides Vent., Ann. Bot. (Usteri) 21: 509 (1797)
- Coelomorum esculentum (L.) Paulet, Traité champ. (Paris) 2: 412, tab. 189, fig. 9-11 (1808) [1793]
- Helvella esculenta (L.) Sowerby, Col. fig. Engl. Fung. Mushr. (London) 1(no. 9): tab. 51 (1796)
Divisione: | Ascomycota |
Classe: | Pezizomycetes |
Ordine: | Pezizales |
Famiglia: | Morchellaceae |
Genere: | Morchella |
Specie: | Morchella elata, Morchella crassipes, Morchella esculenta, Morchella rotunda e altre |
Nome italiano: | Spugnola, Spungola |
Tipo nutrimento: | Simbionte micorrizico – Saprofita |
Periodo vegetativo: | Primaverile, precoce |
Commestibilità o Tossicità: | Ottimo commestibile Tossico da crudo |
Scheda illustrativa:

MORCHELLE o SPUGNOLE, Genere di funghi
NOMI INTERNAZIONALI
- English: Morels
- Canton Ticino: Fungiöla, Funsgèla, Morchèla, Sponsgiola, Spügnìn, Spungiòl, Spungola
- català: Múrgola
- čeština: Smrž
- Deutsch: Morcheln
- Ελληνικά: Μορχέλα
- Esperanto: Morkelo
- español: colmenillas, cagarrias, múrgoles
- eesti: Mürkel
- euskara: Karraspina
- suomi: Huhtasienet
- français: Morilles
- Nordfriisk: Morcheln
- hrvatski: Smrčci
- magyar: Ízletes kucsmagomba
- 日本語: アミガサタケ属
- lietuvių: Briedžiukas
- latviešu: Lāčpurni
- norsk bokmål: ekte morkler
- Nederlands: Morielje
- polski: Smardz
- română: Zbârciog
- русский: Сморчок
- srpskohrvatski / српскохрватски: Smrčci
- slovenčina: smrčok
- 中文: 羊肚菌屬
NOMI COMUNI ITALIANI
Il nome vernacolare, dei funghi del Genere Morchella, più diffuso in Italia è senza dubbio SPUGNOLA, al plurale: SPUGNOLE.
Alcune decine di nomi dialettali vanno dalle Alpi alla Sicila, a riprova dell’ampia diffusione sul nostro territorio nazionale e dell’innegabile notorietà.
La gran parte dei nomi vernacolari si rifanno al termine italiano: Spugnola.
- In Valle d’Aosta sono comunemente detti in lingua patois:
Morille, così come in Francia dove sono detti Morilles - In Piemonte sono comuni i nomi:
Spingura, Sprincole, Spugnoa, Spungaròla, Spungola, Spinzola, Fraten, Fratin, Garablin’e, Pungòle, Pongòla - In Lombardia:
Balansola, Balanzado, Berèta, Busecchina, Còcola, Funsora, Sbrursa, Sbüse, Sfinginole, Sfunsignöle, Sponga, Spongiöla, Sponguela, Sponzieura, Spungigneura, Spunguela, Spunsignieula, Spunzigneura, Spusgneula, Trunitt, - In Trentino Alto Adige:
Sponziola, Sponziole, Morchel - In Veneto:
Crivelino, Mòrcola, Spongarole, Spòndoi, Spondòla, Sponsioi, Sponziola, Sponzuele, Spunsioi, Spunziola, Spunzoi - In Friuli:
Sponzuele - In Liguria:
Amburigo, Muraglie, - In Emilia Romagna:
Busõla, Carulèin, Chervlèin, Furacella, Moris, Ruchètt, Sfuraciöla, Sfuranzella, Spenzola, Sponziola, Sponzioela, Sponzòla, Sprunzòl, Spugnòli, Spungiola, Spunzignoela, Spunziol - In Toscana:
Bucherello, Gozzo, Spongino, Spugne, Spungole, Spugnolo - In Umbria:
Barbicio, Bucarello, Centopelle, Centopelli, Chianchitello, Cimapetello, Corvellaccio, Rocca, Rocco, Rocchetta, Rocchetto, Spugnarello, Spugnola, Spugnolo - Nel Lazio:
Prignola, Spugnòla e Spugnòla gialla - In Molise:
Fongo spogna, Fungo spogna - In Campania:
R-spnzola, Spenzola, Spenzulla, Spunzola, Spunzone, Trippa ‘e voie - In Basilicata:
R-sponz - In Puglia:
Spugnol - In Calabria:
Murruoccudu, Spunzele, Trippa i piecura, Trippareddi, Ventripiacuru - In Sicilia:
Cugni di vecchia, Funci di pecura, Funci di vecchia, Lugni di vecchia, Sponsi, Spunzi, Ventripecura,
Traduzioni in italiano dei nomi internazionali
Asino, Raggrinzito in Bielorusso; Spugnola in Spagnolo e Catalano; Spugnola anche in Francese; Morello o Morella in varie lingue europee; Sconclusionato giallo, Spugna gialla, Cicoria in Rumeno.
TUTTO SULLE MORCHELLE
Le Morchelle o Spugnole, diciamocelo francamente, sono davvero una gran delizia e soddisfazione per il palato e per gli occhi.
Iniziano a spuntare a fine inverno, proprio quando tra i fungaioli sopraggiungono le prime crisi d’astinenza da funghi. Quando la voglia di tornare a scarpinare per boschi diventa incontenibile e le belle e miti giornate si fanno più numerose, ecco che ci vengono in soccorso i primi funghi di stagione: le profumatissime Morchelle o Spugnole.
Esistono diversi tipi di Morchella; in genere si tende ad includere nel Genere Morchella 15 Specie, di cui 10 che si trovano in Europa ma, Indexfungorum ne recensisce molte di più, 357 records sono infatti imparentati con il taxon Morchella.
Non sto a descrivere le specie diffuse in tutto il mondo perché l’elenco sarebbe davvero lunghissimo ma posso citare quelle più comuni e reperibili in Italia che sono:
- Morchella esculenta (la più diffusa in Italia)
- Mochella vulgaris → in alcuni testi riportata ancora come Morchella esculenta var. vulgaris
- Morchella conica → oggi inclusa nel taxon Morchella esculenta
- Morchella costata
- Morchella crassipes
- Morchella deliciosa
- Morchella elata → la Spugnola dei boschi di Conifere del Sud Italia
- Morchella gigas
- Morchella rotunda
- Morchella varisiensis, nuova specie di Spugnola descritta nel 2000

Nel Nord Italia, le prime Morchelle che fanno la comparsa nei luoghi a suoli sabbiosi sono le minute Morchella vulgaris, queste hanno la forma delle comuni Morchella esculenta ma risultano decisamente più piccine con colorazioni bianco-grigiastre a ombre nere, differenziandosi dalle Morchella esculenta che invece risultano più grandicelle o più grandi e con colorazioni camoscio-crema-nocciola.
VEGETAZIONE DELLE MORCHELLE
Gli studiosi Volk e Leonard, hanno realizzato il più completo studio, fino ad oggi pubblicato, basato su osservazioni citologiche, ovvero: la rappresentazione della vita della Morchella.
Da questo studio emerge che, le Spugnole sono ascomiceti a riproduzione sia sessuale (sessuata) che asessuale (asessuata).
Ogni ascocarpo di Spugnola è costituito da numerosi aschi, e ogni asco contiene otto spore.
La formazione di sclerozi e la produzione di conidi sono due fasi essenziali durante il ciclo di vita delle Morchelle.
Un micelio primario può formarsi a seguito dell’espulsione delle ascospore dallo sclerozio (quest’ultimo, generato per la sopravvivenza durante il periodo invernale). In primavera, gli sclerozi possono germogliare carpo-geneticamente così da poter formare un corpo fruttifero, o comunque un nuovo micelio primario. Se un micelio primario incontra un altro micelio primario compatibile, i due miceli generano un micelio secondario, ovvero un heterokaryon con nuclei accoppiati.
Questo micelio eterocariotico può a sua volta anche formare ulteriori nuovi sclerozi, necessari per lo svernamento. In primavera, questi sclerozi presumibilmente, possono avere le due seguenti opzioni di germinazione: miceliogenica o carpogenica. Gli sclerozi di Morchella sono in realtà quasi sempre pseudosclerozi che si formano dal ripetuto ciclo di ramificazione e ampliamento di entrambi i tipi di miceli, sia primari (omocariotiche) che secondari (eterocariotiche). Ad oggi non sono ancora state ben comprese quali siano le condizioni che innescano la formazione di un ascocarpo derivante dagli sclerozi.

Studi effettuati sul campo o in laboratorio in Giappone, hanno dimostrato che, tutte le specie di Morchella hanno la capacità di formare uno sclerozio, una particolare struttura tuberiforme costituita da un aggregato di ife, il cui compito è quello di immagazzinare sostanze nutrienti. La formazione di questa struttura di riserva sarebbe indispensabile prima della formazione del corpo fruttifero.
Lo sclerozio ha un colorito nero o bruno-rossastro a forma di tubero e non ha quasi nessuna differenziazione tra lo strato epidermico esterno e quello midollare interno; di norma lo si trova sepolto all’interno di un terreno poco profondo (mediamente tra i 3 ed i 6 cm), ma ricco di sostanze nutrienti ed umidità, persino sui bordi delle strade; a volte può inglobare al suo interno sostanze estranee come pezzi di tessuto vegetale, granuli o pezzi di terra e granelli di sabbia, in questo caso la struttura viene detta: Pseudosclerotium/Pseudosclerozio.
Sembra che la formazione di questo pseudosclerozio sia facilitata, quasi obbligata, là dove nel terreno siano presenti piccole cavità o comunque spazi vuoti che possano esser riempiti dallo stesso. Studi in laboratorio hanno dimostrato che, la fruttificazione delle Morchelle può essere indotta dopo che, il substrato di crescita e lo sclerozio stesso, siano stati mantenuti ad una temperatura di +3,3° ~ +4,4°C per almeno 2 settimane.
Il rapporto tra la quantità di sclerozi prodotti e la relativa produzione di ascocarpi, non è ancora mai stata determinata in laboratorio o in campo nelle serre di coltivazione delle Morchelle. La conoscenza in merito alla biologia delle Morchelle, per ora è giudicata insufficiente, inclusa la genetica e il loro ciclo di vita, questo nonostante oggi sia possibile coltivare artificialmente le Morchelle.
Per approfondire l’argomento relativo agli studi effettuati in Giappone e/o altri studi sulle Morchelle, fai riferimento a →
- Yuichi Sakamoto e Takeo Ogura, 2003. “Formation of sclerotia in Japanese morels”, Journal of the Applied Mushroom Society of Japan;
- Miller, SL, Torres, P., & McClean, TM (1994). “Persistence of Basidiospores and Sclerotia of Ectomycorrhizal Fungi and Morchella in Soil” (Persistenza di basidiospore e sclerozi di funghi ectomicorrizici e morchella nel suolo);
- Mykhaylova O.B., Buchalo A.S. “Mycelial microstructures in pure cultures of the representatives of Morchellaceae (Ascomycota)”. Ukrainian Botanical Journal;
HABITAT / ECOLOGIA
🌲🌿🍂🍁L’HABITAT delle Spugnole / Morchelle
La Morchella è una specie fungina che non ama il caldo, non a caso è considerato il primo fungo commestibile a comparire nei boschi dopo il freddo inverno.
Le Morchelle tutte, non amano temperature elevate e ancor meno le cosiddette “Hot Blob” o “Bolle calde Africane” che, per quanto posano essere precoci, hanno la caratteristica di far crollare repentinamente i tassi d’umidità relativa dell’aria, a causa della propria componente adiabatica verticale, tipica di queste masse d’aria di lontana origine equatoriale-tropicale.
Questi funghi necessitano di temperature massime diurne sempre al di sotto dei +25°C. Con temperature superiori si ha infatti una maturazione troppo rapida, il loro imenio tende ad asciugarsi-disidratarsi troppo rapidamente, intrappolando le spore all’interno dei suoi alveoli e, parallelamente si blocca anche il ciclo riproduttivo.
Amano i suoli sabbiosi, e non già quelli rocciosi, ancor meno quelli argillosi. Abbondano negli ambienti decisamente umidi ma, non amano né la pioggia diretta, e tanto meno i ristagni o pozze d’acqua, che favorirebbero gli attacchi da parte di muffe, quindi le marcescenze dei carpofori.
🍂🎄🌳 Le Morchelle si possono cercare in questi ambienti, in ordine di importanza:
- Letti sabbiosi di fiumi o torrenti
- Golene fluviali
- Terreni alluvionali di pianura o di fondovalle, non allagati di recente
- Depositi Geologici alluvionali di collina o bassa montagna
- Pinete umide con Pini ad ago lungo
LETTI DEI FIUMI E/O GOLENE
Scopri → IL BOSCO / L’AMBIENTE IGROFILO
Cosa sono i letti di fiumi e torrenti non occorre che te lo spieghi, ti dirò però che l’intero letto del fiume, dalla riva al suo argine, è detto Golena.
Le sponde del fiume possono esser ricoperte dal bosco Igrofilo, solitamente costituito da Ontani, Pioppi sia bianchi che neri, Pioppo tremulo, Olmi, Frassini, e Carpini, e più in periferia anche da Querce, non rari neppure Platani, Tigli ed Aceri, più alcune specie arbustive quali il Nocciolo, Salice, Biancospino ed in via di rapida propagazione anche le infestanti Robinie o Pseudo-acacie.
Spesso le sponde fluviali, soprattutto in Pianura Padana, possono ospitare fitte coltivazioni di Pioppo, oppure terreni agricoli ed immediatamente dopo centri abitati.

I TERRENI ALLUVIONALI
Sono così definiti quei terreni, sabbiosi, ciottolosi, pietrosi, che normalmente vengono interessati da inondazioni e che sono caratterizzati da depositi di materiale litologico (unità litologiche), stratificate attraverso il susseguirsi di ondate di piena di fiumi e torrenti.
Tutte le pianure italiane sono costituite da, più o meno antichi depositi di materiale detto, litologico → Rocce-Terra-Massi-Sabbia strappati dai monti e depositati successivamente a valle.
In Italia non esistono antiche pianure generate dall’erosione di catene montuose generate dal corrugamento Caledoniano o Ercinico (es. Pennini, Giura, Vosgi).
Per questa ragione, i nostri terreni alluvionali sono così instabili e soggetti a continui mutamenti geologici con alluvioni che tutt’ora possono cambiare il letto o il corso di un fiume o allagare paesi e città o addirittura spazzarli via.
Depositi alluvionali possono però trovarsi anche in collina e bassa montagna, ovunque ci sia stata erosione e successivo deposito di rocce/sassi o sabbie erose a monte.
I Terreni alluvionali, al pari dei letti sabbiosi dei fiumi, possono quindi essere l’habitat ideale per le Morchelle.
É importante sapere che differenza passa tra un terreno sabbioso, alluvionale, argilloso, roccioso, calcareo ecc, perché ogni specie fungina ha sue specifiche esigenze.
Condizione essenziale perché le Morchelle o Spugnole possano proliferare è che i suoli alluvionali siano composti da suoli non duri, non compatti e non rocciosi. Non importa che questi siano necessariamente sabbiosi o argillosi e composti da sola sabbia fine.
Nel corso degli anni ci è capitato di incappare in bellissime colonie di Morchelle cresciute sotto ad un gruppo di Frassini isolati in riva al fiume dove non c’era segno di spiagge o terra ma solo una pietraia con ciuffi d’erba, molto muschio e poca sabbia qua e là.
Le “spie” vegetali delle Morchelle
Ci sono alcune specie vegetali, erbe, cespugli o piante, che possono suggerirci se ci troviamo o meno nel posto giusto in cui poter cercare le Spugnole. Le specie più tipiche te le descrivo di seguito:
IL FRASSINO
É l’albero con cui la Morchella solitamente si sposa, prolifica e figlia, ovvero: Morchella e Frassino sono un binomio indissolubile.
Si ritiene (senza però avere certezza assoluta), che questa pianta sia una simbionte privilegiata per le Spugnole nelle varietà M. esculenta, la ex M. conica → ora semplicemente M. esculenta, M. crassipes, M. gigas, M. rotunda e M. vulgaris. L’incertezza sta nel fatto che, frequenti osservazioni fatte direttamente in habitat, dimostrerebbero che questi funghi possano nutrirsi non esclusivamente come simbionti-micorrizici ma anche come saprofiti, ovvero che sfruttano ai fini nutrizionali la lettiera, lo strato di humus.
Scopri come riconoscere un Frassino e l’ambiente in cui vive
Il Frassino non è però la sola essenza che può associarsi alle Morchelle.
Le specie appena citate possono vegetare anche in boschi in cui siano presenti Pioppi, Salici ed Olmi.
I FRUTTETI
Non va poi dimenticato che questi simpatici quanto squisiti funghetti possono anche vegetare nei frutteti.
Condizione ideale per la loro fruttificazione è che i frutteti in questione non abbiano subito trattamenti chimici che potrebbero far morire i miceli. Ideale è che vi siano depositi di rami-potature in decomposizione, meglio ancora se questi sfalci sono stati triturati o bruciati generando depositi di cenere.
In linea di massima le Spugnole si possono dunque trovare nei vigneti, tra campi coltivati con Kiwi, Peri, Meli ed in generale alberi da frutto che richiedono frequenti potature senza trattamenti chimici.
I PINI
Benché non si tratti delle stesse specie appena descritte, le Spugnole si possono rinvenire anche in boschi di Conifere, soprattutto Pini ad ago lungo.
In genere tra piante di Pino Marittimo, Pino Silvestre/Nero/Laricio, Pino Domestico o altri Pini, è facile trovare le Morchelle nella varietà Morchella elata, anche detta Spugnola Slanciata o Morchella Nera.
Sempre la varietà Morchella elata è più comune al Centro-Sud Italia rispetto alle regioni del Nord, risultando poi particolarmente abbondante sui suoli vulcanici dell’Etna e del Vesuvio.
♦ Una curiosità: le Morchelle possono nascere anche su suoli che hanno subìto un incendio e/o persino un massiccio disboscamento anche se, due anni dopo il disboscamento, i sia pur resistenti miceli di questi funghi, inizieranno a deperire fino ad estinguersi.
INFESTANTI SCACCIA MORCHELLE
♦ Attenzione alle infestanti: Robinie o pseudo-Acacie, anche dette semplicemente ed impropriamente Acacie, Reynoutria Japonica o Poligono del Giappone e Spirea Japonica, sono tre infestanti che distruggono gli habitat di tutti i funghi Europei, ivi incluse le Morchelle.
La presenza di una Robinia o di qualche Robinia sparsa qua e là, con concentrazione effimera nel bosco di Frassino o misto di Latifoglie di fiume (Olmo, Pioppo, Ontano, Salice), non dovrebbe comprometterne le nascite, ma la presenza di un gruppo di tre o più Robinie dovrebbe allarmarci tanto quanto basta per cambiare subito zona, onde evitare di faticare inutilmente.
► Trovi altre info sulle tipiche infestanti del bosco di Frassino nella guida monotematica → il Bosco Igrofilo.
FIORI ED ERBE ‘SPIE’ DELLE MORCHELLE
Ci sono alcune erbe spontanee che vegetano e, soprattutto che fioriscono esattamente nel momento in cui fruttificano le Spugnole, per questo motivo è possibile definirle come vere e proprie ‘spie’ delle Morchelle.
Di seguito le immagini dei fiori che ci dicono che ci troviamo nel posto giusto, al momento giusto:
- Pulmonarie, varie specie
- Consolide, varie specie
- Pervinche selvatiche
- Anemoni dei boschi
- Ellebori selvatici
- I fiori del Frassino
FRASSINI IN FIORE, LE MIGLIORI SPIE PER LE SPUGNOLE
Le prime Morchelle iniziano a fruttificare subito dopo le prime piogge primaverili, quando l’aria inizia a farsi più tiepida, le temperature minime rimangono sempre al di sopra dello zero, con valori preferibilmente al di sopra dei +5°C e le massime diurne si assestano tra i +18 e +21°C.
In questo periodo dell’anno le condizioni ambientali sono ideali non solo per la fruttificazione delle Spugnole, ma anche per la fioritura dei Frassini.
In genere i ritrovamenti di Morchelle iniziano quando le prime infiorescenze di Frassino sono in pieno fiore, proseguendo fin tanto che non saranno del tutto sfiorite ed inizieranno a cadere a terra, in concomitanza con l’emissione delle prime tenere foglie.
Difficilmente si potranno trovare ancora Morchelle a fogliazione completamente avvenuta, ovvero quando le foglie non saranno più tenere e di colore verde chiaro, ma di un bel verde scuro, non fosse altro perché si presume che le temperature inizino ad esser più elevate, non più comprese entro i +21/+22°C, con tassi relativi dell’umidità dell’aria sempre più bassi.
Nel Nord Italia le Morchelle si possono trovare anche nei mesi di Aprile e Maggio/inizio Giugno, ma a quote di alta montagna.
Preferibilmente su prati-pascoli, su suoli sabbiosi o pietrosi-terrosi di riporto, indifferentemente là dove vi sia qualche vecchio Frassino, anche isolato, ma meglio ancora là dove vi siano boschetti radi e misti con Frassino ed Abete, talvolta anche con soli Abeti.
Il periodo di vegetazione anche delle Morchelle varia comunque sempre a seconda dell’andamento del tempo e delle mutazioni di calendario dei funghi in base ai Cambiamenti Climatici
Non vi è un periodo preciso in cui poter trovare questi bei funghetti, spesso difficili da vedere perché altamente mimetici con la lettiera resa scura dall’umidità del freddo inverno.

MORCHELLE / SPUGNOLE NEL MONDO
Questi funghi sono piuttosto comuni in tutta Europa, in Turchia, Armenia, Georgia, Mar Nero e Caspio, Iran, Pakistan e Canada.
In Europa sono amatissime soprattutto in Francia e nella Penisola Iberica dove sono dette Murgules o Funghi Garrotxa ed il cui prezzo arriva anche fino ai 350/800€ al chilo per prodotto fresco o essiccato.
In Spagna risultano assai diffuse sui suoli bruciati, su suoli che sono stati dissodati e poi abbandonati con ritorno di coperture erbose ma soprattutto nelle zone fluviali e con vegetazione montana, soprattutto in presenza di Frassino.
DISTRIBUZIONE IN ITALIA
In Italia risultano ben diffuse lungo i corsi d’acqua di sponda sinistra del Po, un po’ meno in sponda destra per mancanza di habitat adatti o per una maggior diffusione della Robinia Pseudo-acacia. Di solito, in sponda destra si possono rinvenire sin da metà Marzo, in sponda Sinistra con un ritardo di circa un mese.
Molto diffuse nel Parco Fluviale del Ticino e nella vicina Lombardia, lungo l’intero letto del fiume Po e di tutti i suoi affluenti dal Monviso all’Adige.
Sono presenti, ma con minor diffusione sulle zone Sub-Alpine fin verso i 900/1000 mt.
Nel Triveneto-Tirolo-Austria le Morchelle sono funghi apprezzati al pari di Finferli / Canterelli e di Badius e si rinvengono spesso in vendita nei mercati rionali.
In queste regioni nella varietà M. elata sono diffuse anche nei boschi di Abete.
Tra Centro e Sud Italia la Morchella esculenta, diventa meno diffusa perché l’aerale di distribuzione del Frassino excelsior si fa sempre più ridotto, fino a quasi del tutto assente a Sud del Tevere. Possibile però trovarle nei frutteti, tanto in quelli in cui si coltiva il Kiwi, quanto tra Ciliegi, Viti ed Uliveti.
Morchelle in Liguria:
Spesso rinvenute nelle valli del Centa, Vara-Magra e nella vicina Lunigiana.
Le puoi trovare anche nei boschi di Pino ad ago lungo in presenza di buona umidità, pianori e suoli sabbiosi e non rocciosi.
Morchelle in Toscana:
Sono censite nelle aree golenali dell’Arno da San Rossore al Valdarno, non rare anche nei boschi misti di conifere e faggio dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Possono trovarsi anche nei boschi mediterranei con presenza di Quercia.
La varietà elata è decisamente più comune in tutta la regione, soprattutto nelle Pinete.
Umbria e valle Tiberina:
Nell’alta valle del Tevere sono riportati buoni ritrovamenti di Morchelle, principalmente nei boschi di Olmo, Frassino e Pioppo.
Oltre che nella valle del Tevere sono segnalati produttivi anche il fiume Nera e le Cascate delle Marmore.
Qua convivono la gran parte delle principali varietà di Morchella.
Arbuzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria:
Ritrovamenti di molte Morchelle sono segnalati anche nell’Irpinia tra Laceno / Bagnoli Irpino ed Avellino.
Sono piuttosto comuni lungo la valle del Volturno, del Sele e del Calore.
La Morchella elata è localmente detta Morchella Nera per il suo colore bruno / violaceo nei boschi del Vesuvio. Qua le Morchelle sono anche dette Spagnole, perché in epoca di dominazione Spagnola erano conosciute e raccolte soltanto dagli occupanti.
Anche in Abruzzo sono segnalati ritrovamenti nelle vallate fluviali e nell’Aquilano così come nel Molise lungo la valle del fiume Biferno.
Morchelle sono state fotografate anche in Puglia nel Leccese e sono regolarmente censite nelle Murge e nelle vallate alluvionali della Basilicata e del Crati in Calabria.
Sempre nella varietà M. elata sono piuttosto comuni nei boschi di Pino ad ago lungo della Sila esterna, su zone basso collinari possibilmente in piano.
In tutto il Sud Italia è più comune la Morchella elata rispetto alla M. esculenta.
Sicilia e Sardegna:
In Sicilia, aumentano di anno in anno i cercatori che sono alla ricerca di Morchelle nel Catanese tra Alcantara – Etna e pianura di Catania, oltre che lungo i fiumi Salso ed Imera.
I ritrovamenti migliori avvengono sempre sulle ceneri dell’Etna ma anche tra le Pinete ad ago lungo di Nebrodi, Peloritani, Madonie ed Etna stesso.
In Sardegna sono più comuni le Morchelle di varità conica-elata mentre le esculenta si possono trovare, solo in presenza di clima molto umido, tra le Querce o ambiente mediterraneo.
Gli habitat ideali qua sono i frutteti o lungo i bassi corsi dei fiumi Tirso e Flumendosa.
COLTIVARE MORCHELLE / MORCHELLE IN GIARDINO
Coltivare le Morchelle si può.
Sono diverse le varietà di Morchella che si prestano per la coltivazione industriale, seguendo metodi brevettati ormai ben consolidati.
Le Morchelle, non tutti lo sanno, possono però anche nascere nei nostri orti, parchi e giardini.
Spesso lo fanno spontaneamente ma, se ciò non accade, le si può dare un piccolo “aiutino” affinché Morchelle possano nascere e si possano raccogliere in giardino.
A tal proposito leggi il seguente articolo: →
MORCHELLE IN CUCINA
Sempre più in voga l’utilizzo delle Morchelle in cucina, oggi ingrediente essenziale per molti chefs stellati che vogliono far colpo in cucina.
Morchella esculenta, e tutte le altre varietà di Morchella note e presenti in natura, si presta molto bene per l’utilizzo da fresca ma anche essiccata.
Sul mercato alimentare internazionale, è più facile trovare varietà di Morchelle scure o coniche essiccate, in Italia facilmente in arrivo dai mercati cinesi o nord americani.
Scopri la gustosa ricetta per realizzare lo sfizioso piatto a base di Riso Morchelle Alliaria e Gambero Rosso proposta dallo chef romano Davide Mandarino:

Puoi approfondire l’argomento Morchelle ed i suoi ambienti leggendo questi miei altri articoli:
- L’AMBIENTE IGROFILO COME RICONOSCERLO
- IL FRASSINO, L’ALBERO DELLE MORCHELLE
- É l’ora dei funghi primaverili – Aggiornamento funghi
- 09.04.2018 Aggiornamento funghi in tempo reale
- 13.04.2018 Aggiornamento funghi in tempo reale
- MORCHELLA CONICA / ELATA / SPUGNOLA SLANCIATA
- MORCHELLA, MITROPHORA, VERAPA E GYROMITRA
- AGGIORNAMENTO FUNGHI FINE MARZO 2019