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Russula cyanoxantha

Russula cyanoxantha o Colombina maggiore, è una Russula commestibile, abbastanza facilmente riconoscibile, per via dei suoi vivaci colori madreperlacei, ma anche grazie alle sue caratteristiche lamelle bianche, che non si rompono al tocco. Scoprila in questo articolo

RUSSULA CYANOXANTHA (Schaeff.) Fr., (1863)

 

Russula cyanoxantha Colombina maggiore
Scheda illustrativa di Russula cyanoxantha

DESCRIZIONE SOMMARIA

Qual è il colore prevalente?

Arcobaleno dei funghi colore viola-cyanoNell’Arcobaleno dei Funghi: → Viola/cyano/giallognolo/grigio/madreperlaceo

Come riconoscere al volo Russula cyanoxantha?

La Colombina maggiore è un “fungo con le lamelle” appartenente alla famiglia delle Russulacee. Tra le Russule più comuni in Italia e in Europa, appare dalla primavera fino all’autunno inoltrato ed è distinguibile dal resto del genere grazie alle sue lamelle morbide e flessibili che, al tatto, non si frantumano ma si piegano. Molto comune, cresce in tutti i tipi di bosco ed è considerato un eccellente commestibile.

Colombina maggiore

Sinonimi obsoleti:

Agaricus cyanoxanthus Schaeff., Fung. bavar. palat. nasc. (Ratisbonae) (1774)
Agaricus pectinatus var. cyanoxanthus (Schaeff.) Duby, Bot. Gall., Edn 2 (Paris) (1830)
Russula cutefracta Cooke, Grevillea 10 (1881)
Russula cyanoxantha f. atroviolacea J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 9 (1938)
Russula cyanoxantha f. cutefracta (Cooke) Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 10 (1993)
Russula cyanoxantha f. pallida Singer, Z. Pilzk. 2 (1923)
Russula cyanoxantha f. peltereaui Singer, Z. Pilzk. 5 (1925)
Russula cyanoxantha var. cutefracta (Cooke) Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 9 (1992)
Russula cyanoxantha var. flavoviridis (Romagn.) Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 9 (1992)
Russula cyanoxantha var. subacerba Reumaux, in Reumaux, Bidaud & Moënne-Loccoz, Russules Rares ou Méconnues (Marlioz) (1996)
Russula cyanoxantha var. variata (Banning) Singer, Feddes Repert. Spec. Nov. Regni veg. 33 (1934)
Russula flavoviridis Romagn., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 31 (1962)
Russula lilacina Quél. ex Gillet, Tabl. analyt. Hyménomyc. France (Alençon) (1884)
Russula peltereaui (Singer) Moreau, Bull. trimest. Féd. Mycol. Dauphiné-Savoie 140 (1996)
Russula variata Banning, Bot. Gaz. 6 (1881)
Russula vesca var. cyanoxantha (Schaeff.) Fr., Summa veg. Scand., Sectio Post. (Stockholm) (1849)

Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr., (1863)
Colombina maggiore

Divisione: Basidiomycota
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Russulales
Famiglia: Russulaceae
Genere: Russula
Specie: Russula cyanoxantha
Nome italiano: Colombina maggiore
Tipo nutrimento: Simbionte-micorrizico
Periodo vegetativo: dalla Primavera all’autunno
Commestibilità o Tossicità: Eccellente commestibile, tra le migliori del suo genere

NOMI INTERNAZIONALI

  • Inglese-English: charcoal burner
  • Catalano-català: Cualbra morada
  • Ceo-čeština: holubinka namodralá
  • Gallese-Cymraeg: tegyll brau dulas
  • Tedesco-Deutsch: Frauen-Täubling, Violettgrüner Frauen-Täubling
  • Estone-eesti: siniroheline pilvik
  • Spagnolo-español: carbonera
  • Basco-euskara: Urritx
  • Finlandese-suomi: kyyhkyhapero
  • Francese-français: Russule charbonnière
  • Ungherese-magyar: Kékhátú galambgomba
  • Georgiano-ქართული: ღვინიო
  • Lituano-lietuvių: Melsvažalė ūmėdė
  • Norvegese-norsk bokmål: broket kremle
  • Olandese-Nederlands: Regenboogrussula
  • Polacco-polski: Gołąbek zielonawofioletowy
  • Rumeno-română: Vinețica porumbeilor, pâinișoară, hulubiță, porumbel
  • Russo-русский: Сыроежка сине-жёлтая
  • Sloveno-slovenščina: Modrikasta golobica
  • Serbo-srpski: Љубичастозелена красница
  • Cinese-中文: 藍黃紅菇
  • Macedone-македонски: Виолетовозелена гулапка
  • Ucraino-українська: Сироїжка синьо-зелена

 

Nomi comuni italiani

Trattandosi di una Russula diffusa in tutta Italia, facilmente riconoscibile e ottimamente commestibile, questa specie fungina, insieme alle sue varianti del genere Russula, è conosciuta con diversi nomi comuni, oltre a quelli locali o dialettali.

Il nome più comune è sicuramente quello di “Russula maggiore” o “Colombina maggiore”.

Questi alcuni dei nomi dialettali presenti in Italia: Moreleto; Russula o Rossella viola; Bietta paonazza; Ruella; Píngola.

Etimologia

Il nome “Cyanoxantha” deriva dal greco “Kyanós” (che significa “azzurro”) e “xanthós” (che significa “giallo”), in riferimento alle caratteristiche colorazioni del carpoforo.

Russula invece, è il diminutivo di rússa da russus [russus], russă, russum, aggettivo di I classe il cui significato è rosso, rossa, ovvero: rosseggiante.

Traduzioni in italiano dei nomi internazionali




I nomi comuni internazionali sono quasi tutti centrati sulla traduzione nella lingua locale dell’epiteto greco cyanoxantha oppure di Russula.

Questi alcuni dei nomi comuni stranieri:

  • In Bulgaro e Ceco è Colomba grigio-viola detta anche Colomba grigia, Colomba dal ventre blu o Colomba blu;
  • In Catalano è la cualbra morada, cualbra llora, llora, llorell o blavet;
  • In Cinese è il Fungo blu, giallo e rosso,
  • In Tedesco è la Cyanoxantha o Viola-verde, Gola nera della signora o Piccione della signora;
  • In Inglese è Carbonaio o Russula variegata;
  • In Estone è la Nuvola (Russula) blu-verde;
  • In Finlandese è Insetto del piccione;
  • In Francese è la grande Russula, la Russula del carbone;
  • In Ungherese è il Fungo piccione dal dorso blu;
  • In Polacco è la Colomba verde-viola, colomba verdastro-viola;
  • In Rumeno è la Vite di piccione, Albero del pane, Piccione corto o Punterulo del piccione;
  • In Lituano è la Ortica dal ventre blu o Ortica blu-verde;
  • In Macedone è il Piccione viola-verde, Colomba verde-viola, Carbonaia;
  • In Olandese è la Russula arcobaleno;
  • In Russo è la Russula blu-gialla;
  • In Serbo è il Mughetto verde-viola;
  • In Sloveno è Colomba bluastra;
  • In Ucraino è il Latte crudo è blu-verde.

DISTRIBUZIONE



Russula cyanoxantha è un fungo ubiquitario e molto comune

La colombina maggiore è diffusa in gran parte dell’emisfero settentrionale. La si può trovare in America centrale e settentrionale (Stati Uniti, Messico, Costa Rica), Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia), nelle Isole Canarie, in Asia (Caucaso, Russia, Corea, Giappone, Taiwan) ed in Europa. Il suo raggio di distribuzione va dal meridionale al subboreale, quindi si può incontrare dalla regione mediterranea alle foreste di conifere nelle regioni settentrionali e nordorientali.

In Europa, il fungo si trova in tutte le aree boschive, sia quelle di latifoglie che nei boschi di abeti rossi. L’area di distribuzione si estende dalla Spagna, Isole Baleari, Italia, Serbia, Ungheria e Romania a sud, fino alle Ebridi e alla Fennoscandia centrale a nord, e ad est attraverso la Polonia, la Bielorussia fino alla Russia.

Nel nostro pianeta esistono centinaia di diverse specie di Russula. Russula è infatti un genere di funghi molto vasto, composto da circa 750 specie di funghi ectomicorrizici, di cui almeno 250 sono presenti anche in Italia.

Riconoscere le Russule non è affatto difficile. Difficile è invece attribuire al fungo la corretta specie.

In ogni caso, R. cyanoxantha si distingue facilmente a causa della robustezza delle lamelle, ovvero la difficoltà di spezzarle piegandole con la pressione di un dito, come se fossero fatte di lardo. Si trova comunemente in terreni leggermente acidi, ricchi di sostanze nutritive, e cresce in simbiosi ectomicorrizica con diverse alberi.

Forma simbiosi ectomicorrizica con varie piante, in Europa si associa facilmente a Querce, Faggi, Castagni, Carpino, Tiglio e Pioppo Tremulo, in alcune zone anche con Abete rosso. In Asia invece si associa a diverse specie vegetali tipiche della Foresta Pluviale, in particolar modo ad alberi della famiglia delle Dripterocarpaceae [Shorea (196 specie), Hopea (104 specie), Dipterocarpus (70 specie) e Vatica (65 specie], piante con foglie spesso simili a quelle del Carpino.

Russula cyanoxantha
Russula cyanoxantha – Primo piano

HABITAT / ECOLOGIA

🌲🌿🍂🍁L’HABITAT della Russula cyanoxantha

L’habitat ideale per la Russula cyanoxantha

Si tratta di una specie ecotomicorrizica, il che significa che vegeta nutrendosi grazie al rapporto di simbiosi che crea con le piante ospiti.

Si tratta di una delle tante tipologie di micorriza, che interessa le piante d’alto fusto degli ecosistemi forestali e che, si realizza attraverso una associazione simbiotica (di simbiosi) tra radici delle piante ed ife fungine. ► Puoi approfondire questo argomento consultando la voce di Enciclopedia ectomicorriza.

Questo fungo ama i boschi termofili o, in alternativa i boschi caldo-umidi, in particolar modo quelli di pianura e/o di medio-bassa collina, non apprezzando allo stesso modo i boschi di montagna, a meno che, questi non si trovino in una posizione spiccatamente termofila, ben protetti dai venti freddi, dove batte il sole durante l’intera giornata.

Nei luoghi più caldi e soleggiati, dove il bosco è meno denso o si trovano radure e sentieri senza alberi, la fruttificazione del fungo può iniziare già da maggio, estendendosi fino all’autunno avanzato. Questo ciclo può persistere anche durante i periodi estivi più aridi. Al contrario, nelle zone del bosco più fitte, di solito, la fruttificazione ha inizio da giugno, coincidendo con l’apparizione dei primi Porcini Neri.

Ama i suoli silicei con pH acido o leggermente acido, perciò la sua distribuzione in Italia si concentra maggiormente nel Nord Italia, in Calabria e Sardegna.

Al Nord risulta ben presente nei boschi pedemontani dal Cuneese-Torinese al Biellese-Vercellese-Novarese e Lago Maggiore, poi dal Varesotto al Lago di Garda includendo l’intera zona delle Prealpi Lombarde, infine dall’Adige al Piave-Tagliamento. Ben presente anche sui balconi termofili del Trentino. In linea di massima questo fungo è quasi sempre presente nei boschi attorno alle vigne, perciò nell’areale della vite.

Meno presente nel basso Piemonte ed Emilia Romagna, a causa della maggior presenza di suoli calcarei.

💥🔥 Piccole curiosità

💥 Come accade con altre Russule, nella cuticola del cappello sono presenti tre pigmenti colorati, sebbene in concentrazioni variabili. Tuttavia, in generale, il colore predominante è il viola negli esemplari che crescono nei boschi di conifere e il verde in quelli che si sviluppano nei boschi di latifoglie.

💥 Le Russula presentano una vasta gamma di colori per il cappello, pertanto è fondamentale valutare ulteriori caratteristiche al fine di effettuare una determinazione accurata.

⛔🖐️ La confusione tra le forme verdi di R. olivacea potrebbe portare a intossicazioni gastrointestinali, ma la mancata identificazione corretta del genere o della specie potrebbe comportare rischi ben più gravi, come nel caso dell’Amanita phalloides, che se raccolta senza la volva e con un anello poco evidente può causare danni seri.

⛔🖐️ Le nuove specie di funghi, che fino ad ora ci erano sconosciute, vanno raccolte solamente se si è accompagnati da cercatore esperto e vanno fatte vedere ad un Ispettore ASL o Micologo professionista, non al proprio vicino di casa!

SEGNI DISTINTIVI / CARATTERISTICHE

Russula cyanoxantha
Russula cyanoxantha

COME RICONOSCERE LA RUSSULA CYANOXANTHA

Il carpoforo-corpo fruttifero di questo fungo è formato da un cappello, al di sotto del quale si trova il cosiddetto imenoforo, che a sua volta ospita delle lamelle di colore bianco, insieme con un gambo, anch’esso per lo più bianco ma talvolta presenta delle sfumature ciclamino (rosa, rosso o viola).

Il cappello è inizialmente di forma convessa si evolve fino a raggiungere un profilo più ampiamente depresso al centro. Le dimensioni possono raggiungere i 15 cm di diametro. La gamma cromatica spazia dal viola al verde e raramente raggiunge tonalità quasi giallastre. Gli esemplari giovani possono presentare anche tonalità completamente ciclamino. La forma inizialmente convessa si evolve fino a raggiungere un profilo più ampiamente depresso al centro.

💥 La consistenza delle lamelle, comunemente descritta come “lardacea,” costituisce un utile segno distintivo per riconoscere questa specie fungina. 💥

La cuticola, in condizioni normali, è untuosa e brillante. Il margine del cappello non presenta scanalature.

Limenoforo, ovvero la parte fertile del frutto è ubicato nella parte inferiore del cappello ed è formato da lamelle di colore bianco negli esemplari giovani, bianco-crema con riflessi carnicini o macchioline rugginose negli adulti.

Queste sono più o meno fitte e di consistenza tipicamente lardacea. Si notano la presenza di molte biforcazioni sparse e un discreto numero di lamellule.

Le spore si distinguono per il loro colore bianco puro, assumendo forme che vanno da arrotondate ad allungate, con dimensioni comprese tra 6,8 e 8,5 µm in lunghezza e da 6,0 a 7,5 µm in larghezza. Il rapporto Q (lunghezza/larghezza) varia tra 1,1 e 1,2. L’ornamento sporale presenta numerose verruche, che possono raggiungere un’altezza di fino a 0,5 µm; queste verruche sono leggermente e indistintamente collegate tra loro attraverso sottili vene.

Il gambo è di consistenza dura e compatta e presenta una superficie rugosa. Generalmente bianco con qualche macchia ruggine alla base in vecchiaia o a voltee sfumato di violetto anche per l’intera superficie. Può misurare fino a 6/10 cm di lunghezza e 1,5/2,5 cm di diametro.

La carne è consistente e soda ma allo stesso tempo spugnosa nel midollo del gambo a maturità. Di colore bianco a eccezione di qualche macchia bruna nel gambo, sfumata di violetto sotto la cuticola. Il sapore è dolce o come di nocciola ed è priva di odori significativi.

Russula cyanoxantha
Russula cyanoxantha – Primo piano su imenio: lamelle e gambo

COMMESTIBILITA’

TRATTASI DI UN OTTIMO FUNGO COMMESTIBILE MA CHE, NON VA RACCOLTO SE NON LO SI CONOSCE PERFETTAMENTE, PER EVITARE DI METTERE NEL CESTO FUNGHI VERDI VELENOSI MORTALI!

Riguardo alla commestibilità di questo fungo, non ci sono dubbi che sia un ottimo fungo commestibile, dal gradevolissimo odore, sapore e pure dalla piacevole consistenza al palato, tuttavia trattandosi di fungo dalla colorazione verde, potenzialmente assai simile a quella del più velenoso e mortale tra i funghi più noti, non si può che ribadire, una volta in più, che questo fungo va raccolto solamente se si sa cosa si sta facendo, solamente se si ha la piena consapevolezza del tipo di fungo che si sta raccogliendo.

⚠️ A volte, potrebbe essere erroneamente identificato con funghi velenosi di colore verde, come nel caso di Amanita phalloides. Lo scambio con le varianti verdi di Russula olivacea potrebbe portare a gravi intossicazioni gastrointestinali. Inoltre, potrebbe essere confuso con altre specie simili, come Russula parazurea o Russula heterophylla commestibili. Esiste anche la possibilità di confusione con varianti verdi con crepe superficiali, ad esempio Russula virescens (anch’essa commestibile). È fondamentale esercitare la massima cautela e, se necessario, consultare un esperto micologo per l’identificazione accurata dei funghi. ⚠️

Senza voler demonizzare nulla e senza voler creare inutili allarmismi, non possiamo che rilevare come, ogni anno, diverse persone, talvolta anche intere famiglie, com’è il caso di Napoli-maggio 2023, finiscono intossicate o direttamente al cimitero per un consumo non consapevole di funghi raccolti all’acqua di rose, avendo scambiato funghi tossici-velenosi per specie commestibili.

La raccolta di funghi di piccole dimensioni non va effettuata perché, raccogliendo funghi immaturi non si consente ai funghi stessi di produrre i loro preziosi semi, le spore e, al contempo, non consente ai funghi di sviluppare quei caratteri distintivi utilili ad una loro corretta identificazione.

Naturalmente, così come accade a tutte le altre Russule, anche R. cyanoxantha è facilmente soggetta ad attacchi di larve. Non è infatti insolito raccogliere esemplari che, alla vista sembrano apparentemente belli e sani, salvo poi accorgersi, toccandoli, che dentro sono praticamente vuoti perché completamente divorati dalle larve.


LA RUSSULA CYANOXANTHA IN CUCINA

Questo fungo, secondo l’opinione unanime degli esperti, è ampiamente riconosciuto come un ottimo commestibile. Nel caso in cui la cuticola dovesse risultare eccessivamente consistente sotto i denti a causa della sua spessa e elastica struttura, è possibile rimuoverne parzialmente prima della cottura.

La sua carne è ben compatta, senza odori pronunciati e dal sapore delicato; a differenza di molte altre Russule commestibili, la sua consistenza non è eccessivamente dura. Questo fungo si presta a diverse modalità di preparazione ed è ampiamente apprezzato nelle preparazioni miste.

È possibile prepararlo su una padella, godendolo nella sua semplicità con solo un tocco di sale, oppure arricchito con un filo di olio crudo e un mix di prezzemolo e aglio. In alternativa, può essere gustato crudo, condito come parte di un’insalata.

Può esser trifolato con aglio e burro, solo o insieme con altri funghi, quali i piacevolissimi Galletti-Finferli o gli immancabili funghi Porcini ed usato poi come contorno per carni, arrosti o spezzatini.

Altamente valorizzato in Polonia, viene preparato mediante involtini di cavolo o marinato in aceto insieme ai pregiati funghi Porcini.

In Romania, viene preparato tramite arrosti con l’aggiunta di cipolle, paprika e prezzemolo tritato.

⛔🖐️ Naturalmente va ricordato che il consumo di qualsivoglia fungo da crudo va effettuato con parsimonia, poiché i funghi non sono da tutti ben tollerati e/o facilmente digeribili, soprattutto da crudi ⛔🖐️

⛔🖐️ Se decidi di provare a mangiare questo fungo da crudo, ricordati di lavarlo prima per bene con acqua e bicarbonato e, non importa se si perderà parte del profumo, perché la sola spazzolatura non garantisce una corretta igiene; residui terrosi e/o batteri potrebbero rimanere sul fungo e, col proliferare nei boschi di animali selvatici quali Caprioli, Cinghiali, Volpi e Tassi, la contaminazione con le loro urine o feci è altamente probabile ⛔🖐️

⛔🖐️ Il consiglio di funghimagazine è di lavare sempre tutti i funghi con acqua e bicarbonato, nonostante le indicazioni, errate, che danno molte guide o chef, che dicono che è sufficiente spazzolarli per bene: la via più immediata per contrarre uno sgradevolissimo virus intestinale o comunque una potenziale gastroenterite ⛔🖐️

Questo fungo è ricco di carboidrati (fruttosio-trealosio), proteine, polisaccaridi biologicamente attivi e, possiede un enzima che si chiama laccasi, dalle mille proprietà. Nell’industria tessile queste laccasi vengono impiegate principalmente per il trattamento delle acque reflue colorate poiché questo enzima è in grado di abbattere diversi coloranti, in particolar modo il blu di bromitimolo, il blu brillante reattivo, il nero eriocromo T ed il verde malachite.


VALORI NUTRIZIONALI




Le Russule sono funghi dalla relativa facile digeribilità, da consumare, come tutti i funghi, senza abusarne, preferibilmente non più di due volte a settimana e, mai in due pasti consecutivi durante la stessa giornata.

I funghi freschi contengono circa il 92,5% di umidità. 100 grammi di Russula Virescens essiccata apportano solamente 28 calorie. Di seguito alcuni valori medi di 100 grammi di prodotto essiccato:

  • Carboidrati: 62% del peso secco, di cui l’11,1% dei carboidrati sono costitutiti da zuccheri che, per il 10,9% è mannitolo
  • Lipidi-grassi grezzi: 1,85% della sostanza secca di cui:
    • 28,78% saturi
    • 41,51% moninsaturi
    • 29,71% polinsaturi
  • Acidi grassi:
  • Acidi organici:
  • Proteine: 1,8 grammi
  • Vitamine:
    • Vitamina C 5% RDA
  • Minerali:
    • Sodio 2,8 mg
    • Potassio 340 mg
    • Calcio 5 % RDA
    • Ferro 2,7 % RDA
  • Composti bioattivi:
    • Tocoferoli 49,3 microgrammi
    • Carotenoide licopene 0,19 milligrammi
⚠️⛔🖐️ ATTENZIONE ⚠️ Le immagini e le informazioni riportate su funghimagazine.it sono puramente indicative e non possono sostituire l’accertamento effettuato da un professionista, Ispettore micologico di una ASL o Micologo professionista.
⚠️ NON AFFIDARTI MAI completamente ad una guida on-line o a libri di testo per il riconoscimento di una nuova specie fungina mai raccolta prima, a meno che tu non abbia competenze tecniche micologiche.
Guide, manuali ed articoli descrittivi hanno solo e soltanto scopo didattico. Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi. ISPETTORATI MICOLOGICI IN ITALIA.
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SPECIE SIMILI

Russula cyanoxantha è un fungo di facile identificazione. Il cercatore di funghi distratto, o poco informato, potrebbe tuttavia essere ingannato dalla presenza nei boschi di altri funghi di colore verde.

Come già detto, c’è un fungo che, in realtà non somiglia granché a questa Russula ma che, se raccolto senza saper nulla di funghi, potrebbe trarre in inganno data la colorazione verde. É la pericolosissima tossica-velenosa Amanita phalloides. Quando questi due funghi sono ancora piccoli, potrebbero avere i rispettivi cappelli con colorazioni simili.

Se non sei esperto di funghi, consulta la scheda-guida al riconoscimento dell’ Amanita phalloides – Amanita falloide – Funghi velenosi.

Alcune altre Russule con cappello dalla colorazione verde o verdognola:

  • Russula virescens (commestibile),
  • Russula eterophylla (commestibile da giovane),
  • Russula parazurea (commestibile) ha colori più tendenti al grigio-violetto-bluastro ma con anche sfumature verdastre,
  • Russula monspeliensis (commestibile), areolata-verdastra,
  • Russula anatina (commestibile) dal cappello prevalentemente grigiastro ma decisamente pruinoso-verdastro.

PHOTOGALLERY DI RUSSULA CYANOXANTHA

RUSSULA MAGGIORE, COLOMBINA MAGGIORE

Russula cyanoxantha
Russula cyanoxantha
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