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C Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C

Indice dei nomi di funghimagazine.it

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C – In questa pagina trovi riuniti tutti i principali termini micologici (glossario) che iniziano con la lettera dell’alfabeto C

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C

Introduzione

In campo micologico, come peraltro in qualsiasi altro ambito scientifico, si utilizzano specifici termini, il cui scopo non è quello di complicare la vita ai lettori principianti, ma bensì è quello di aiutarli nell’individuare l’esatto significato di alcuni termini o concetti specifici, che non possono esser chiamati con un nome generico, ma che necessitano invece di avere un loro termine scientifico univoco ed inequivocabile (nome e cognome).

Il glossario è dunque un insieme dei termini e di espressioni proprî di una specifica scienza, nel nostro caso della micologia.

La terminologia micologica moderna fa riferimento a molti antichi testi, ma in particolar modo all’autorevole micologo Riccardo Mazza con i suoi libri: Dizionario illustrato di micotossicologia Mykonolexikon 1 con sinonimi e contrari e Dizionario illustrato dei funghi Mykonolexikon 2 con sinonimi e contrari

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GLOSSARIO MICOLOGICO – DIZIONARIO MICOLOGICO

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C

C – parte 3 – Lettera C

CAD- CAV

  • Cadùcifoglie, Cadùcifoglio – Vedi voce caducifoglie in → Enciclopedia.
  • Cadùco (Cadùca) – Organo destinato a cadere naturalmente. In micologia si riferisce all’anello, o a qualche verruca che può cadere o sparire con facilità.
    Cadùco → Destinato a cadere. In biologia il termine cadùco indica foglie destinate a cadere a inizio stagione fredda, per poi esser sostituite con foglie nuove al ritorno del caldo in primavera.
  • Calcicolo (accettate anche le forme Calcifilo o Calcofilo) → ‘Amante della calce’ – Si utilizza questo termine per indicare un fungo, o la sua pianta simbionte, che ama vegetare o prospera maggiormente su terreni Calcarei.
  • Calcifugo – E’ il contrario di Calcicolo e significa che il fungo, o il tipo d’albero con cui il fungo normamente crea micorriza, non amano o non possono crescere e prosperare su suoli Calcarei.
  • Caliciforme → A forma di calice. Si utilizza questo termine per indicare un fungo il cui Carpoforo ha aspetto e forma di calice → Caliciforme. Con gambo più sviluppato rispetto al cappello.
  • Caliculato → Sinonimo di Caliciforme.
  • Callo – In micologia il Callo è una specifica area apicale della spora, dall’aspetto convesso, con parete sottile e non troncata.
  • Camola dei funghi – Le Camole dei funghi sono dei minuscoli insetti detti ‘ditteri‘, sono dei moscerini piccini o anche delle dimensioni di una normale mosca. Abbondano maggiormente quando il clima è particolarmente favorevole per la loro proliferazione (clima caldo ed umido) e, comunque in maniera direttamente proporzionale alla presenza dei funghi. I ditteri dei funghi appartengono al genere diptera ed alla famiglia dei Mycetophilidae. Questi micetofilidi sono dei moschini che si nutrono di miceti. Ciò che infesta i funghi (carpofori), rendendoli immangiabili, e talvota persino irraccoglibili, sono delle larve di questi ditteri, comunemente dette Antropodi infestanti.
    → Approfondisci l’argomento leggendo l’articolo → Funghi con le larve, quali pericoli per la salute? → Vedi anche voce → Verminato.
  • Camolato – E’ il termine più appropriato (insieme con → Larvato), per definire, nel linguaggio comunemente parlato, un fungo infestato da vermi (larve o ditteri). Termine che in ambito micologico è invece sostituito con → Verminato.
  • Campanulato – Riferito ad un fungo con cappello a forma di campana.

  • Canalicolato → Letteralmente: provvisto di canalicoli, ovvero provvisto di uno o più solchi longitudinali stretti e simili ad un canaletto. In micologia si utilizza questo termine per descrivere il gambo per lo più vuoto di un fungo, quand’è appunto vuoto internamente in forma canalizzata, riferito al gambo di alcune specie di Hydrocybe. Se il gambo del fungo risulta essere per lo più pieno ma con all’interno una piccola cavità longitudinale, allora per descrivere questo piccolo canaletto si dovrà utilizzare il più appropriato termine di → Fistoloso.
  • Canescente → Tendente al bianco. Si riferisce al cappello di alcuni funghi, il cui colore, per svariate ragioni, tende al bianco o al bianco-grigiastro. Nel caso in cui eventuali pruine e pelurie conferiscono al cappello di un fungo colore biancastro, questo viene definito Canescente. Aspetto tipico in: Coprinus atramentaria, ma se per esempio, un Porcino Bronzino (Boletus aereus) avrà il cappello fittamente ricoperto da pruina bianca, potrà esser definito “di aspetto Canescente”.

Foto: Coprinus atramentaria

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Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C – Coprinus atramentaria

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CAP – CAV

  • Capillizio – Complesso di filamenti, derivati dal citoplasma nei mixomiceti, invece dalle ife sterili con parete ingrossata nei gastromiceti, che si trovano nei corpi fruttiferi di questi funghi (tecnicamente all’interno della gleba) e servono, con il loro movimento igroscopico (→ indotto dall’assorbimento di umidità), a scompigliare la massa delle spore, favorendone la dispersione.
  • Cappello – Sinonimo di → pileo (copricapo), è la parte del fungo posta all’apice del gambo che, quando completamente aperta, conferisce al fungo la tipica forma ad ombrello. Ogni specie fungina è provvista di un caratteristico cappello, che può differire di specie in specie, costituendo elemento distintivo. Grazie all’insieme di vari caratteri morfologici, i più importanti dei quali sono: colore, forma, dimensione, margini, lacerazioni, striature, cuticola e ornamentazioni (ombreggiature, aloni, alveoli, pruina, scaglie, velluto e zonature), risulta più facile l’identificazione della specie stessa. Sulla pagina inferiore del cappello vi si possono trovare le lamelle oppure i pori (→ parte comunemente detta spugna). Nel caso delle spugnole (genere Morchella), il cappello è detto → mitra o mitria, per via della sua caratteristica forma. Nel linguaggio volgare e quindi popolano, il cappello viene spesso impropriamente chiamato al femminile: cappella.
  • Carne – In micologia è definita carne, la polpa del fungo. Carne è il tessuto di cui sono formati il gambo ed il cappello del carpoforo però, per definire più specificamente la carne del cappello, si preferisce utilizzare il termine → Trama. Nel Tartufo, così come in diversi funghi dei generi Bovista, Calvatia, Clathrus, Gaestrum, Langermannia, Lycoperdon, Melanogaster, Mycenastrum, Pisolithus, Rhizopogon, Scleroderma, Setchelliogaster, Tulostoma, Vascellum, la polpa/carne è invece detta → gleba.
  • Carnoso – Si dice di un fungo con carne spessa, soda e resistente alla pressione delle dita. E’ accettata anche la forma → fibro-carnoso.
  • Carpoforo – È il corpo fruttifero del micelio (ciò che raccogliamo quando andiamo per funghi), nel linguaggio popolare si utilizza impropriamente il termine ‘fungo‘ per indicare un ‘carpoforo’. Sono sinonimi di Carpoforo i termini: Basidiocarpo o Basidioma (plurale Basidiomi).
  • Cataboliti (singolare Catabolita) – Si tratta di prodotti di scarto risultanti dai processi metabolici, perciò di residui della demolizione dei nutrienti, principalmente delle proteine e degli amminoacidi, altamente tossici per l’organismo, perciò da espellere attraverso urina e feci. Nei funghi, i cataboliti vengono rilasciati nel terreno, nella lettiera o nel legno dal micelio, che poi tenderà ad allontanarsi da questi depositi, formando in alcuni casi i classici → cerchi delle streghe.
  • Cartilagineo o Cartilaginoso – Riferito alla consistenza elastica, collaginosa e/o tenace del tessuto di alcuni funghi, in particolar modo di Amanita auricola.
  • Cassànte → Da Cassare = eliminare, cancellare. Si utilizza questo termine per descrivere la carne di alcuni funghi, quando ha consistenza gessosa, fragile, che si frattura nettamente. Di solito si utilizza questo termine riferendosi alla carne con piccole cavità del gambo.
  • Caulocistidio → più utilizzata la forma plurale Caulocistidi – Si tratta di cellule allungate, che si presentano sotto forma di pruina (ciuffi di caulocistidi) presenti sul gambo di alcuni funghi.
  • Caustico – Viene così definito, il sapore del lattice secreto da alcuni funghi del genere Lactarius. In micologia il termine càustico non ha la normale eccezione di sostanza cauterizzante ma si riferisce al sapore molto bruciante, pungente ed irritante.
  • Cavernoso – Aggettivo riferito in particolar modo allo stipite (gambo), quando questo presenta evidenti cavità.
  • Cavo → Che presenta uno spazio vuoto. Riferito in particolar modo al gambo di alcune specie di funghi che, allo stadio maturo si presentano col gambo cavo, per esempio Boletinus cavipes (il cui nome scientifico indica proprio la presenza di un gambo cavo → cavo [cavus]+pes = dal piede cavo), oppure nel Gyroporus castaneus.

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CEC – CERCHIO

  • Cecidio → Tumore o galla delle piante generato in risposta allo stimolo determinato da un organismo estraneo, vegetale o animale che sia, ivi incluse eventuali parassitosi da funghi → vedi Galla.
  • Ceduo – Questo termine non riguarda direttamente la micologia, ma bensì il regno vegetale, ed è riferito ad una tecnica di governo del bosco che viene periodicamente tagliato, lasciando ceppi da cui rinasceranno altri polloni. In micologia si utilizza questo termine riferendosi a funghi che amano vegetare in boschi governati a ceduo.
  • Cenocitico – Si dice Cenocitico un organismo in cui, all’interno di un’unica parete cellulare, sono presenti più nuclei che derivano, o dalla divisione di un nucleo iniziale, o dalla fusione di più cellule. Più in generale, in micologia, si utilizza il termine Cenocitico per indicare la condizione per cui tutto il corpo di un organismo vegetale inferiore, che si tratti di Alghe o di funghi Fìcomiceti (famiglia Mucraceae), è costituito da un’unica massa protoplasmatica contenente più nuclei.

  • Ceppàia – Riferito al termine → Ceduo, indica un terreno ricoperto da ceppi.
  • Ceraceo → Dalla consistenza cerosa. Il termine Ceraceo è riferito esclusivamente alla consistenza cerosa delle lamelle dei carpofori di alcuni funghi del genere Hygrophorus e Russula. Nel caso in cui ad avere consistenza cerosa sia la carne di alcuni carpofori, non si utilizzerà il termine ‘ceraceo’ ma bensì l’aggettivo → Ceroso o al femminile Cerosa.
  • Cerchio delle streghe – E’ così detta una particolare disposizione di alcune colonie di funghi perenni, quando crescono a forma di cerchio o di semicerchio.
    ► Il cerchio è formato dai carpofori dei funghi che si dispongono ad → anello, a cerchi più o meno ampi, o semicerchi, quando il micelio dei funghi, allargandosi in direzione radiale, va alla ricerca di nuove sostanze nutritive, oppure si allontana dai cataboliti rilasciati durante i processi metabolici.
    ► Il cerchio può allargarsi sempre di più, durante le successive fruttificazioni quando, il micelio vecchio muore e si decompone, mentre quello nuovo continua a riprodursi. Nel Cerchio delle Streghe può accadere che l’erba che si trova all’interno dell’anello, possa seccare, perché il micelio consuma tutta l’acqua e gli elementi nutritivi disponibili nel terreno ma, in altre circostanze può anche accadere l’0pposto, ovvero che il micelio rilasci sostanze che favoriscono la crescita dell’erba, che diventa quindi più rigogliosa e di colore verde scuro.
    ► Il fenomeno risulta particolarmente frequente per alcune specie delle Tricholomataceae ma più in generale riguarda circa 60 specie di funghi, appartenenti ai basidiomiceti .

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Foto: Cerchio delle Streghe

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(Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C) – Cerchio

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CER – CLA

  • Cercine – Si chiama così quella formazione anulare → anello, o a forma di labbra, più o meno evidente, talvolta continuo, altre volte discontinuo ed interrotto, che si sviluppa intorno allo stipite (gambo) di alcuni funghi. Un insieme di più cercini può essere il resto del velo generale in alcune specie del genere Amanita.
  • Cerebriforme – Che ha la forma o aspetto simile ad un cervello o comunque di massa cerebrale. Forma tipica per esempio in Ascocoryne sarcoides, Neobulgaria pura forma foliacea e altri.
  • Cespitoso – A forma di cespo. Riferito ad un corpo fruttifero → carpoforo, basidiocarpo, dalla caratteristica forma a → cespo. Si utilizza questo termine per definire alcuni funghi che crescono abitualmente riuniti in ciuffi, pannocchiette, cespuglietti o mazzi, pur mantenendo ognuno la propria identità, anche se gli individui risultano riuniti alla base del gambo. Sono esempi di funghi cespitosi: Lyophillum conglobatum, Armillaria mellea e altre specie simili, alcune varietà di Collybia, Coprinus, Gymnopilus, Kuehneromyces, Lentinellus, Leucocoprinus, Marasmius, Pleurotus, Psathyrella, Volvariella. Una forma cespitosa meno evidente è detta → subcespitosa.
  • Chamaemyces (Genere) – Ridotto Genere di funghi della Famiglia delle Agaricaceae a basidiomi collibioidi (a mo’ di Collybia), con pileo carnoso-viscido e sporata color crema.
  • Cheilocistidi (Singolare Cheilocistidio) – Anche detti cellule marginali. Si tratta di → Cistidi, cellule di forma allungata che di norma si trovano presenti sul filo della lamella → dal greco Chèilos = labro, termine.
  • Chitina – Polisaccaride azotato, la cui molecola risulta costituita dall’unione di molte molecole di un derivato acetilamminico del glucosio. La Chitina sostituisce la cellulosa nella membrana (parete cellulare) dei macromiceti, licheni e batteri, di cui ne sono sprovvisti.
  • Cianofilia – Capacità di assumere colorazione azzurrognola, cyano o comunque bluastra. In micologia si parla di Cianofilia quando si ottiene una reazione bluastra, da parte di alcuni elementi dell’imenio a contatto con il reattivo Blu cotone.
  • Ciatiforme → Sinonimo: Cifelloide – Termine d’uso poco frequente, utilizzato per indicare un cappello a forma di coppa (se a forma di ciotola si dice → Cifelloide), depresso al centro e quindi a forma d’imbuto.
    ► Può esser utilizzato anche per indicare un gambo a forma di clava. Il fungo della specie Clavariadelphus pistillaris è un curioso carpoforo ciatiforme, volgarmente detto anche “Mazza d’Ercole”, dalla caratteristica forma di clava.
  • Cigliato (accettata anche la forma Ciliato) → Fornito di ciglia. E’ detto cigliato o ciliato il filo lamellare quand’è denticolato da fini fioccosità dovute alla presenza di → Cheliocistidi fortemente sviluppati.
  • Cinàrico – Termine utilizzato per descrivere l’odore della carne di alcuni carpofori e che ricorda quello del gambo del carciofo appena tagliato o di alcune gomme.
  • Cinipide, Cynipidae – I Cinipidi (Cynipidae Latreille, 1802) sono una famiglia di insetti dell’ordine degli Imenotteri, noti per essere soliti deporre le proprie uova sul tessuto vegetale di alcune piante. Gli insetti di questa famiglia sono fitofagi, e sono noti per causare la formazione di noci di galla, parassitando di solito querce, tra cui la roverella, castagni, faggi e rose cui apportano grossi danni vegetativi al punto che, un albero di castagno parassitato dal Cinipide galligeno  Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, potrebbe non esser più in grado di nutrire i miceli dei suoi funghi simbionti → vedi Galle.
  • Circellata – E’ definita la volva frammentata in due, o provvista di più anelli sovrapposti, al di sopra del bulbo basale, di Amanita aureola o di Amanita pantherina.
  • Cistidi (Singolare Cistidio) – Si tratta di cellule sterili che non producono spore e che si trovano intercalate tra i basidi dell’imenio di alcuni Basidiomiceti o in altre parti del fungo. Possono avere svariate forme e caratteristiche, ma si presentano per lo più in forma allungata, ora fusiforme, ora rigonfia, non si riscontrano in tutte le specie. Essendo sterili non hanno una funzione riproduttiva ma semplicemente strutturale.
  • Citriformi – Riferito ad alcune spore dalla caratteristica forma di limone.
  • Citrino – Riferito al colore giallo limone.
  • Clamidoconidio Gonidio (spora agama) clamidato, ossia in possesso di uno spesso involucro.
    ► Si utilizza questo termine anche per indicare una cellula delle ife fungine a parete molto ispessita, atta a staccarsi, con carattere durevole (anche clamidospora).
  • Clamidospore Spore asessuali con membrana spessa che non sono originate da basidi o da aschi, ma da un allargamento di una cellula ifale. Non avendo funzione riproduttiva, hanno funzione di immagazzinaggio di sostanze di riserva e quindi di resistenza.
  • CLASSE (Famiglie tassonomiche) → Classificazione dei funghi = Tassonomia. Vedi voce classe in → Enciclopedia.
  • Clavaroide → Termine un po’ desueto che indica, in senso generale, i carpoforori a forma di clava, tuttavia, nella moderna terminologia, Clavaroide viene inteso come → sinonimo di Coralloide.
    ► Sono detti ‘a portamento coralloide‘ i carpofori di funghi delle specie: Calocera, Clavaria, Clavulina, Ramaria, Ramariopsis, Thelephora.
  • Clavato → A forma di clava. Il fungo più rappresentativo è Clavariadelphus pistillaris (ma anche altre Cavarie); è definito clavato anche lo stipite (gambo) di Clitocybe clavipes → sinonimo Ampulloclitocybe clavipes per via del gambo clavato a forma d’ampolla.

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FotoAmpulloclitocybe clavipes eClavariadelphus pistillaris

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C(Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C) ↑ Ampulloclitocybe clavipes con gambo clavato a forma d’ampolla [PH@knotsvoettrechterzwam]

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C(Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C) – Clavariadelphus pistillaris dalla forma clavata [IG@fungiturkey]

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CLA – COL

  • Classificazione, Classificazione dei funghi, Classificazione Scientifica →  Ripartizione e distribuzione in raggruppamenti come operazione di ordine scientifico.
    ► La Classificazione del Regno dei Funghi di Hawksworth et al., 1995, accettata come componenti cinque divisioni: Ascomycota, Basidiomycota, Chytridiomycota, Zygomycota e Cryptomycota. I Myxomycota vengono trasferiti al regno dei Protisti.
    ► Empiricamente i funghi si possono dividere in: Micromiceti, rappresentati da agenti patogeni di micosi o altre patologie e Macromiceti, inteso come i funghi che comunemente vediamo e raccogliamo nei boschi. Questi, a loro volta possono essere divisi in: funghi epigei e funghi ipogei.
    ► La Classficazione dei funghi (Classificazione Scientifica) prevede l’utilizzo di alcuni specifici livelli di Classificazione. Dominio occupa il livello più alto, ovvero il 1° posto ed è poi seguito da: Regno, Divisione, Classe, Ordine, Famiglia, Genere e Specie.
  • CleistotecioCorpo fruttifero di alcune classi di Ascomiceti, costituito da un involuvro esterno (peridio) che ricopre la carne interna (gleba).

  • Clitocyboide – Termine utilizzato per definire i carpofori a forma o portamento di Clitocybe.
  • Clorosporei – Riferito a funghi le cui spore in massa (sporata) sono di colore verde o verdastro, come per esempio in Chlorophyllum molybdites.
  • Clorofilla – Dal greco χλωρός, chloros = verde e φύλλον, phyllon = foglia = foglia verde. E’ un pigmento di colore verde che è presente nei grani dei cloroplasti delle cellule vegetali, o negli organismi procarioti che realizzano la
    fotosintesi clorofilliana.
    ► Un tempo i funghi venivano considerati vegetali senza clorofilla. Oggi la scienza riconosce i funghi come organismi a sé stanti, facenti parte del Regno dei fungi o Regno dei funghi.
    ► Grazie al processo chimico della fotosintesi clorofilliana le piante verdi e altri organismi, possono produrre sostanze organiche, quali principalmente i carboidrati (a partire dal primo reagente che è l’anidride carbonica atmosferica con l’acqua metabolica, in presenza di luce solare), che di fatto sono la maggior fonte di energia e nutrimento dei vegetali e, indirettamente anche di alcuni funghi (funghi simbionti).
  • Coalescenti – Riferito ad organi che si sviluppano aderenti gli uni agli altri. Sono coalescenti i gambi fascicolati di alcuni funghi.
  • Collare – E’ detto collare, l’insieme delle lamelle riunite attorno al gambo, a forma di collare o colletto.
  • Collarium – Struttura ad anello che in alcuni funghi tiene unite le lamelle.
    ► Si tratta di una formazione membranosa e cilindrica, ovvero di un piccolo cercine posto all’estremità superiore del gambo, sulla quale s’inseriscono le lamelle.

  • Colonia – In micologia si utilizza questo termine per indicare l’insieme di più individui, di piccole dimensioni e della stessa specie, riunite in un ammasso omogeneo. Nel linguaggio popolare  il termine viene utilizzato, più genericamente per indicare un insieme di molti individui di una stessa specie, riuniti su di una superficie ridotta, indipendentemente dalle dimensioni degli individui che la compongono.

  • Colore – E’ uno dei caratteri più difficilmente determinabili e definibili, tanto nel linguaggio comune, quanto in quello scientifico-micologico.
    ► Di solito l’attribuzione di un colore si definisce in due modi: mediante l’uso dei codici appositamente approntati, oppure mediante l’ausilio di termini di paragone, facendo perciò riferimento a oggetti o cose il cui colore è univoco e difficilmente confondibile, ad esempio, c0lor rosso mattone, rosso sangue, giallo limone, giallo paglierino, verde pisello, verde smeraldo, blu cobalto, bianco avorio, grigio cenere etc.
    ► Siccome il colore del cappello di un fungo varia in funzione di molteplici fattori quali l’età, il grado di umidità del luogo di raccolta, il grado di pigmentazione, la maggiore o minore esposizione al vento o al sole, la crescita in piena ombra, sotto le foglie o altro, è facilmente prevedibile che, la valutazione del colore del cappello diventerà un dato molto soggettivo, pertanto, il suo uso nelle chiavi di identificazione è limitato alle 5 classi di colori seguenti:
      • colori pallidi: bianco, beige, ocra pallido e crema,
      • colori rosa: da malva a violetto,
      • colori verdi: dal verdognolo al verde,
      • colori gialli: arancione, ocraceo e bruno,
      • colori scuri: dal grigio al nero.
  • Colore delle spore → Vedi argomento Massa (Sporata in massa).
  • Collybiòide – Termine utilizzato per definire i carpofori a forma o portamento di Collybia.
  • Columella – Porzione sterile della gleba, a forma di colonnina, di alcuni funghi. Si presenta sotto forma di asse interno o cordone, che caratterizza la carne di alcuni funghi soprattutto Gasteromiceti, Tuberali, Mixomiceti. In alcune specie può avere la funzione di gambo. In questo caso però, viene detta Columella la sola parte apicale dello stipite.

  • Commestibile (Commestibilità) → Che può essere mangiato, mangereccio.  Sono considerati funghi commestibili, tutti quei funghi che, se inseriti nella dieta di una persona sana, non affetta da particolari patologie, forme di allergia o intolleranza specifica verso i funghi, possono esser consumati, senza che questi provochino alcun disturbo o sindrome.
    ► Esistono alcuni funghi che sono detti: COMMESTIBILI, SOLO DOPO ADEGUATA COTTURA. Si tratta di funghi che contengono tossine termolabili, ovvero tossine che si distruggono e svaniscono al raggiungimento di temperature elevate ed adeguate.
    ► La commestibilità dei funghi viene stabilita in base a criteri non soggettivi, che tengono conto della eventuale presenza o meno di:
    » tossineveleni o assenza di essi,
    » bontà organolettica perciò più o meno buono o cattivo sapore-odore,
    » consistenza, vischiosità o tenacia-legnosità delle loro carni.
    ► La commestibilità dei funghi è anche classificata secondo criteri di bontà del fungo preso in esame, con eventuali postille, su di una scala come segue:
    » velenoso mortale → provoca la morte,
    » velenoso → provoca grandi danni all’organismo, non necessariamente la morte,
    » senza valore → non provoca alcun danno all’organismo, ma ha consistenza, gusto e/o odore sgradevoli o insignificanti,
    » commestibile dopo adeguata cottura → contiene tossine termolabili che svaniscono solo dopo adeguata cottura. Può esser cucinato solo dopo averlo pre-bollito per almeno 20 minuti,
    » commestibile senza alcol → contiene specifiche tossine che, se abbinate all’alcol, possono provocare disturbi gastrointestinali o il più specifico → effetto antabuse o → sindrome coprinica,
    » discreto commestibile → organoletticamente parlando è discretamente buono, si può mangiare ma c’è di meglio,
    » buono commestibile → il fungo è considerato già adeguatamente buono e adatto a molte preparazioni culinarie,
    » ottimo commestibile → il fungo è considerato adatto alla maggior parte delle preparazioni culinarie ed è privo di difetti,
    » eccellente commestibile → il fungo è sicuramente ottimo, privo di difetti e in alcuni casi può esser consumato (in moderate quantità) anche da crudo.

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COM – CONV

  • Compatto – Termine utilizzato per descrivere la carne di un fungo, ben soda e spessa.
  • Concolore – Che ha lo stesso colore. Si utilizza questo termine per indicare una relazione tra due o più parti di un fungo perciò, nel caso in cui in un fungo, cappello e gambo abbiano lo stesso colore, si dirà che sono concolori. Questo termine si può utilizzare anche come sinonimo di → uniforme, quando ad esempio il cappello di un fungo risulta uniformemente di identico colore, quindi completamente concolore.
  • Concrescente, Concresciuto (sinonimi → Conglobato, Connato), Confluente – Si tratta di termini il cui significato è molto simile ed indica corpo fruttifero a infruttescenza.
    ► Si utilizza il termine concrescente, al plurale concrescenti, per indicare carpofori della stessa specie che sono nati e cresciuti partendo da un’unica base. Nel caso per esempio di Porcini Neri/Bronzini (Boletus aereus) che frequentemente nascono e crescono a gruppetti di 3-4 o più elementi uniti tra loro al piede, si dirà che sono concrescenti.
    ► Se oltre ad essere uniti tra loro al piede, avranno anche parti del gambo o del cappello unite tra loro, allora si dirà che sono anche Conglobati (come per esempio nel caso dei Lyophyllum conglobatum che, come dice il nome latino ‘conglobatum‘ risultano conglobati a formare un’unica massa carnosa).
    ► Nel caso poi, in cui per esempio il cappello o i cappelli di alcuni dei funghi concresciuti siano completamente fusi-saldati tra loro, quasi a formare un unico cappello, allora si dirà che i cappelli sono Confluenti. Questo termine si utilizza però, anche per indicare un gambo saldato al proprio cappello in un tutt’uno inseparabile.
    Connato è un altro sinonimo di concresciuto. Si utilizza nel caso in cui 2 stipiti (gambi) nascono uniti-saldati tra loro, almeno alla base o in più parti, come spesso accade ai Porcini della specie Boletus edulis, oppure ai Clitocybe connata o Lyophyllum aggregatum. Connato è però anche sinonimo di → cespitoso.
  • Congofilia – Reazione rossastra di alcune parti dell’imenio a contatto con il colorante Rosso congo
  • Conico – A forma di cono. Si utilizza questo termine per descrivere il cappello di un fungo che ha la forma di cono, o comunque conica.
  • Conidiangio – Termine con cui si indica l’organo in cui si formano i conidi.
  • Conidico – E’ così detto lo stadio di un fungo inferiore in cui si ha esclusivamente la formazione di conidi. Hanno stadio conidico alcuni Ascomiceti dei generi Penicillium e Aspergillus.
  • Conidi (Conidia), Conidio – Il Conidio è una spora agaminca, perciò asessuale, che viene prodotta (senza l’intervento di alcun fenomeno sessuale) per distacco dalle ife all’apice del → conidioforo, dove avviene la conidiogenesi.
    ► Le conidia sono dette spore agame (mitospore) e sono proprie dei funghi Imperfetti o Deuteromiceti.
    ► I conidi possono essere ialini (incolori) oppure colorati, non settati o settati o anche muriformi.
  • Conidioforo – E’ una parte di ifa deputata alla produzione dei conidi.
    ► Può presentarsi con varie forme, sia per struttura che per supporto o disposizione dei conidi che, di norma vengono prodotti al suo apice o lateralmente. I conidiofori possono essere brevissimi oppure anche molto lunghi, semplici o ramificati, isolati uno dall’altro o in vario modo riuniti.
  • Conifera (Conifere) – Piante sempreverdi, appartenente alla famiglia delle Gymnosperme, cosiddette perché producono frutti a cono (Strobili). Sono conifere gli abeti, pini, larici, ginepri, tassi, cipressi e sequoie. Appartengono alla divisione Pinophyta e sono provviste di aghi al posto delle foglie, pertanto sono anche dette aghifoglie. In micologia è importante conoscere queste piante perché possono ospitare molte specie fungine non riscontrabili in altri ambienti, quindi sotto altri tipi di piante, quali le latifoglie.
  • Cono → Sinonimo di strobilio e, nel linguaggio popolare, di Pigna.
  • Contèsto – E’ così detta la carne (tutta la parte sterile, perciò esclusa la parte riproduttiva in cui si trovano i tubuli) delle Polyporaceae.
  • Convesso (contrario di Concavo) – In micologia si usa il termine Convesso per indicare il cappello di un fungo che presenta una curvatura verso l’esterno a formare un cenno di cupola. Naturalmente se la leggera curvatura la si avrà verso l’interno, si dirà che ha forma concava.
    ► Nel caso in cui il cappello abbia la forma di una conchiglia (quindi convessa), sarà possibile utilizzare il termine Concoide (sinonimo di Conchiforme).

Dizionario Micologico Glossario dei termini micologici Parte 3 Lettera C

COP – CYS

  • Coprina – E’ una tossina presente principalmente nel Coprinus atramentarius e, in minima parte, in altre specie dello stesso genere. 1 kg di funghi Coprinus atramentarius contiene 160 mg di coprina.
    ► Se associata al consumo di bevande alcoliche, la coprina può provocare manifestazioni tossiche da leggere a pesanti, a seconda del quantitativo di alcol assunto.
    ► La sindrome coprinica viene innescata dalla sintesi di un metabolita (1-aminociclopropanolo) che blocca la degradazione dell’alcol, quindi, l’acetaldeide (sostanza tossica), metabolita dell’etanolo, non si converte più in acetato e si accumula nel flusso ematico e nel fegato, causando una serie di sintomi a carico dell’apparato cardiocircolatorio, dalla vasodilatazione al consequenziale arrossamento facciale, dalla tachicardia, all’ipotensione arteriosa, dalla cefalea ad uno stato di febbre con tremori e sudorazione accentuata. Nei casi più gravi si può arrivare al collasso.
    ► L’assunzione di coprina+alcol può provoca il cosiddetto ‘effetto antabuse‘ (reazione innescata dal consumo di alcol + determinati farmaci).
    → provocano effetto antabuseBoletus luridus, Clitocybe clavipes, Coprinus acuminatus, Coprinus alopecia, Coprinus fuscescens, Coprinus insignis, Coprinus quadrifidus, Coprinus squamosus, Coprinus variegatus, Laetiporus sulphureus, Morchella spp., Pholiota squarrosa, Tricholoma aurantium.
    ► La concentrazione in coprina rinvenuta in alcune Coprinaceae è stata: 34 mg per kg in Coprinus picaceus. 30 mg/kg in Coprinus disseminatus. 26 mg/kg in Coprinus micaceus. Anche in Coprinus comatus, l’unica specie ritenuta sicura, sono stati ritrovati esemplari contenenti coprina con una concentrazione pari a 26 mg/Kg pf. → Vedi anche Micotossine.
  • Coprofilo (sinonimo di → fimicolo) – Si dice dei funghi che amano vegetare sullo sterco o comunque su escrementi animali.
  • Coralloide (sinonimo di → Clavaroide) – Si utilizza per definire quei funghi che presentano una forma che ricorda quella del corallo → vedi Clavaroide.
  • Cordone miceliare (sinonimo di → Rizomorfa/Rizomorfe) – Ife di funghi saprofiti e parassiti, riunite in una specie di cordoncino, più o meno lungo, spesso, ramificato, che sta alla base del gambo con la funzione di ancoraggio (radice), utile però anche nel procurare nutrimento. Quando prelevando un carpoforo si notano delle più o meno accentuate radichette che rimangono attaccate al ‘fungo‘, queste sono le → Rizomorfe o Cordoni miceliari.
  • Coriaceo – Sinonimo di duro, di consistenza simile al cuoio.
  • Corismo – Fenomeno di distacco delle foglie dall’asse che le porta, dovuto a stimoli interni o esterni.
    ► E’ il fenomeno della caduta delle foglie dagli alberi → abscissione defogliazione, che avviene in autunno, e che di fatto provoca l’interruzione dei processi riproduttivi dei funghi simbionti (funghi micorrizici) → vedi micorriza, micorrizazione.
  • Coroemio – Tipo di fruttificazione caratteristica dei funghi Deuteromiceti appartenenti alla famiglia delle Stilbacee.
  • Corpo fruttifero – vedi voce corpo fruttifero in → Enciclopedia.
  • Corpo vegetativo – vedi → Tallo.
  • Cortex – E’ così chiamata la sottile corteccia estrena, più dura e di colore differente rispetto al tessuto interno, che caratterizza il gambo di alcune specie di funghi, a mò di involucro protettivo.
  • Corticato, CorticoideCorticato è definito un organo provvisto di Cortex. Corticoide invece è riferito a ciò che ricorda una crosta. Forma tipica nei funghi del genere Corticium.
  • Corticicoli (Corticicolo o Cortìcolo) → Pianta che cresce sulla corteccia degli alberi. Corticicoli sono detti i funghi che vivono inseriti sulle cortecce dei tronchi d’albero, talvolta con forma a mensola, di zoccolo, o con forma normale. Termini da non confondere con → lignicolo che ha altro significato. Sono funghi Cortìcoli molte Mycene.
  • Cortina – E’ così detto il velo parziale, per lo più membranoso, filamentoso, seriaceo e simile a una ragnatela, che ha funzione protettiva dell’imenio, il cui residuo sul gambo, sotto forma di filamenti arruffati e colorati dalle spore mature, dà origine alla zona cortinale. È tipico delle specie del genere Cortinarius. Vedi anche → Armilla.
  • Cortinari → Funghi provvisti di Cortina. Il termine Cortinario si riferisce ai funghi del genere Cortinarius.
  • Costolato (Costolatura), Costoluto – Il primo termine, Costolato è riferito a ornamentazioni più o meno sporgenti ed in rilievo visibili su alcune spore.
    ► Il secondo termine, Costuluto, col significato di → provvisto di sporgenze o costole, è riferito al gambo o all’imenio di alcuni funghi.
    ► Hanno gambo costoluto alcune specie di funghi del genere Helvella. In questo caso di parla di Costolatura, riferendosi per esempio alle sporgenze longitudinali presenti sulla sua superficie del gambo di Helvella crispa.
    ► Hanno imenio radialmente costoluto con nervature rugose, Pseudocraterellus pertenuis. → Il termine Costoluto non va confuso con i termini striato o solcato.
  • Crateriforme → provvisto di piccolo cratere. Riferito a funghi con cappello leggermente convesso, con piccola depressione al centro.
  • Crenato, Crenulato – Viene così detto il filo libero delle lamelle fungine, quando mostra numerose e minutissime crenature, ossia denticolature ottuse e smerle. In generale il termine è riferito a qualsiasi organo dotato di crenatura. E’ il contrario di continuo, regolare.
  • Crestato – Dotato di creste.
  • Crisocistidi Cistidi con contenuto che si colora di giallo in presenza di Idrato d’ammonio o di potassio.
  • Cumàrico – Riferito ad una gamma di odori che ricordano il Caffè torrefatto, la Cicoria tostata, la Cumarina, l’Elicriso, la Liquerizia, il Meliloto e la Trigonella.
  • Cupolato – A forma di coppa.
  • Cuticola (Sinonimo di → Pellicola o impropriamente di epidermide) – E’ un sottile strato esterno, talvolta anche membranoso, formato da ife strutturalmente differenziate rispetto alla polpa sottostante, che riveste il cappello di molti funghi dal quale può separarsi completamente, parzialmente o per niente. In funghi quali Suillus grevillei o altri Suillus, oppure Hygrophorus russula, H. penarius o altri, è fatto quasi obbligo di asportarne la cuticola, prima di cucinarli, per facilitarne la digestione.
  • Cystolepiota (Genere) – funghi della famiglia delle Agaricaceae il cui nome deriva dal greco kýstis = vescica, e dal nome del Genere Lepiota, perciò: ‘Lepiota vescicosa o pustolosa’. Ha basidioma di tipo micenoide-collibioide (→ somigliante ai generi Mycena e Collibia), poco carnosi e fragili. Specie saprofite prative, raramente in boschi, sempre su terreni ricchi di sostanza organica. Specie di nessun interesse alimentare. In Italia sono presenti 10 specie.
    ► Fanno parte del Genere Cystolepiota le Sezioni: Cystolepiota e Pseudoamyloideae.

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B – Parte 2

C – Parte 3

D – Parte 4

E – Parte 5

F – Parte 6

G – Parte 7

H – Parte 8

I – Parte 9

L – Parte 10

M – Parte 11

N – Parte 12

O – Parte 13

P – Parte 14

Q – Parte 15

R – Parte 16

S – Parte 17

T – Parte 18

U – Parte 19

V – Parte 20

X – Parte 21

Z – Parte 22

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